2015/02/27

Nerdcensione: “Cinquanta Sfumature di Grigio”

Ménage à trois:
lei, lui, e l'Audi inquadrata per caso.
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Che cosa succede se chiedi a un malato d'informatica di recensire un film-evento come Cinquanta sfumature di grigio? Questo.

Titolo: Cinquanta sfumature di grigio.

Sottotitolo: Da #050505 a #fafafa (fonte: Siamogeek).

Trama: In un bizzarro universo parallelo nel quale i computer della Apple dominano il mercato e Windows non esiste,* Christian, un utente Apple molto facoltoso, fa lo stalker nei confronti di Anastasia, un'imbranatissima utente di computer di marca imprecisata che vive insieme a un'altra ragazza, che per un'inquietante coincidenza usa anche lei computer della Apple.* Fra Christian e Anastasia nasce una torrida storia di passione informatica: lui le regala un nuovo computer, guarda caso della Apple.* Lei lo usa e concede a Christian il proprio primo, ehm, unboxing,* ma poi lo tradisce portandosi a letto il proprio vecchio laptop non-Apple.* Christian insiste nel suo tentativo di conversione ai piaceri di MacOS proponendole numerose demo delle grosse e costose periferiche di cui si è dotato.* Ma Anastasia, a differenza degli utenti comuni, legge attentamente la EULA che lui le ha proposto* e dopo un periodo di prova abbandona Christian, perché non vuole sentirsi legata.*

*succede davvero nel film.

“Riesco a esprimermi meglio quando ho per puro caso
un Mac aperto ma spento davanti a me.”

In una storia di corde, frustini e dominazione è importante che lo spettatore
non abbia dubbi sulla marca di computer usata dalle segretarie del signor Grey.

Un'altra inquadratura, caso mai non si fosse ancora capita la marca.

Un computer lasciato sul tavolo. Chissà che modello di Mac è.

Ah, perfetto. Così si legge anche la scritta MacBook Air.
Caso mai non si fosse capito che è un Mac.

Sarà ricchissimo ma taccagno sulla luce elettrica,
oppure la penombra serve a far risaltare il bagliore del logo Apple?

Christian Grey è maestro di molti piaceri, ma soprattutto
dell'arte d'impugnare un iPhone senza coprirne il logo.

Massì, dai, mostriamo ancora un computer di una marca a caso.

“Diciamoci qualcosa di insignificante intanto che viene
inquadrato non solo il Mac, con il logo ben illuminato, ma anche la sua scatola.”

“Lo so, ti blocchi sul più bello, sei brutto, plasticoso e lento,
ma fatti toccare un'ultima volta, con sentimento.”

“Vieni, ti mostro come sono bravo con il mio joystick.”

“Audi, Audi, Audi... Tesla! Possiamo prendere la Tesla?”
“No. Elon Musk non ha pagato la sponsorizzazione.”

“La lasci qui? Ma questo aeroporto non ha un parcheggio?”
“Ce l'ha, ma il regista deve inquadrare la marca dell'auto. Non rompere.”

“AAAAAH!! Inciampo nelle porte e vomito per un nonnulla, e tu mi porti a fare acrobazie in aliante?
Ma non puoi portarmi fuori a cena come fanno tutti gli altri?”

Anastasia legge la EULA.
Spanking? Sarà una roba tipo home banking ma con lo spam?”

Perlomeno in questo contratto dicono le cose come stanno realmente,
altro che “Fornitore” e “Cliente”.


Cose nerd con le quali dimostrare che siete completamente presi dal film: Fate notare che l'interfaccia dell'iPhone di Christian è sbagliata, perché i messaggini che Anastasia manda a Christian compaiono in riquadri blu anziché verdi come dovrebbero essere (sono SMS, non messaggi di iMessage o mandati da un altro iPhone, perché Anastasia usa un telefonino non-Apple).



Segnalate che nella rubrica dell'iPhone di Christian il numero di Anastasia compare con un'opzione di chiamata FaceTime, cosa impossibile perché appunto Anastasia non ha un iPhone: cosa rappresentano questi indizi? Christian se la fa in multitasking con un'altra Anastasia che ha un iPhone?



Infine, quando Christian chiude il proprio Mac all'arrivo di Anastasia, attirate l'attenzione sul fatto che la mela sul retro del suo schermo non è illuminata come dovrebbe esserlo, per cui stava guardando uno schermo spento invece di lavorarci. Come mai fingeva di guardare qualcosa sul Mac?

“Il mio Mac è così bello che spesso lo guardo
e ne accarezzo i bordi mentre è spento. Non lo fanno tutti?”


Credit: Entertainment Democracy.
Perché? Cosa significano tutti questi segni? Chiedetelo ripetutamente, ad alta voce e preferibilmente durante le scene di bondage patinato, a chi vi ha portato a vedere questo spottone pubblicitario soft-core per Audi e Apple travestito da film: lo renderà più sopportabile.

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