Saluti, innanzi tutto, e grazie a tutti quelli che si sono preoccupati per me perché non hanno ricevuto miei articoli per qualche tempo. Va tutto bene, e la mailing list prosegue indipendentemente anche se gli articoli in Gazzetta si potranno diradare.
Scrivo questo articolo in Inghilterra, a York per essere precisi. Sto visitando alcune delle bellezze ciberspaziali e non di questa città, che fra l'altro, per i cultori di queste notiziole, è il luogo in cui sono nato nel tardo Paleozoico.
A proposito di Inghilterra: accidenti come funziona bene Internet da queste parti! Se il vostro modem soffre di crisi depressive perché la rete italiana è intasata, portatelo in vacanza nel Regno Unito.
Il mio modesto modem 33.600 bps fa i salti di gioia. Anche i siti americani più difficili e trafficati sono raggiungibili a velocità fulminee.
Ma veniamo al tema dell'articolo di oggi: Opera, il mini-browser norvegese.
In un recente articolo in Gazzetta ho parlato di Opera, un sostituto di Netscape e Internet Explorer che ha una miriade di pregi rispetto a questi due programmi, primo fra tutti le dimensioni (sta comodamente su un dischetto da 1,44 MB, mentre Explorer e Netscape occupano 60 e più megabyte) e la velocità di avvio.
Nell'articolo non c'era spazio per illustrare altri suoi pregi, come ad esempio la facilità d'uso per i portatori di handicap. Noi internettari ci dimentichiamo spesso che insieme con noi ci sono molti utenti che vorrebbero navigare ma non possono a causa di handicap fisici come la difficoltà a maneggiare un mouse o la vista debole (due problemi che coinvolgono molti anziani che per questo rifuggono dalla Rete).
Opera provvede a questo con due funzioni molto pratiche. Innanzi tutto le varie funzioni del programma sono interamente pilotabili senza far uso del mouse. Questo è utile non solo in caso di handicap ma anche quando si usa un computer portatile un po' vecchiotto (Opera funziona come un fulmine anche su un 386 con 8 MB di Ram) che non ha un mouse integrato.
In secondo luogo le pagine possono essere ingrandite sullo schermo per renderle leggibili anche ai deboli di vista, come già accennavo nell'articolo. Nell'angolo in basso a destra di ogni finestra c'e' una tendina che permette di ingrandire e rimpicciolire dal 20% al 1000% (sapeste come non sopporto le pagine Web che usano quei caratteri microscopici, tipo clausola nascosta di un contratto, per ficcarci le informazioni più importanti).
A proposito di handicap: chissà perché i due grandi browser non hanno una funzione ben fatta che consenta di salvare in un solo colpo una pagina e le immagini che contiene. Con Netscape e Explorer, infatti, occorre ricorrere a programmi aggiuntivi esterni come NearSite, FreeLoader, UnMozify o altri (funzionano secondo principi diversi ma offrono tutti questa funzione di cattura di una pagina Web). Questo secondo me è uno degli handicap più gravi dei due browser più importanti sul mercato. Possibile che nessuno abbia pensato di includere questa funzione? o sono io che non l'ho trovata?
Beh, sia come sia, la prova gratuita di un mese che offrono i programmatori di Opera ha preso per me una svolta radicale e positiva quando ho provato la funzione "Save Image and Pictures as...", che appunto salva sul vostro disco rigido la pagina Web visualizzata in quel momento, includendo automaticamente le immagini.
Il funzionamento è molto semplice. Accedete alla pagina che vi interessa catturare, e poi attivate questa funzione (sta nel menu File). Compare una finestra di dialogo nella quale potete scegliere una cartella (o crearne una apposita) in cui registrare l'intera pagina, immagini comprese. Fatta questa scelta, Opera registra il tutto sul vostro computer. Tutto qui. Niente programmi aggiuntivi da installare, configurare, imparare e pagare.
[A proposito di pagare: Purtroppo Opera non è gratuito. Costa però 35 dollari, che non sono un salasso insostenibile, e ci sono sconti per scuole e studenti. Se decidete di acquistare Opera, fatelo un po' prima della scadenza del periodo di prova: i norvegesi mi dicono che i loro gestori di carte di credito sono un po' lenti]
I vari file che compongono la pagina Web registrata vengono rinominati e anche i link (rimandi) alle immagini vengono rinominati corrispondentemente all'interno del testo HTML della pagina base.
Quando ho provato questa funzione e ho visto che lavora bene e senza fronzoli (come del resto tutto Opera), mi sono convinto: ho disinstallato Netscape e registrato (acquistato) il programma via Internet. Così facendo ho liberato circa 40 megabyte di spazio dal disco del mio computer, che essendo un portatile non largheggia in quando a dimensioni del disco rigido.
Morale della favola: consiglio vivamente Opera, se non si fosse capito!
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.
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