Come forse sapete, nei giorni scorsi c'è stato un gran pasticcio fra
Yahoo e Libero/IOL/Wind/Blu, per cui gli utenti di questi ultimi
quattro provider non potevano ricevere messaggi dalle mailing list
gestite tramite Yahoo, compresa quella che state leggendo.
Il problema dovrebbe essere stato risolto poche ore fa:, e ha a che
fare con lo spam (Yahoo è finito in una cosiddetta "blacklist" o "lista
nera"). Di certo non si tratta di attentati alla libertà, tentativi di
censura o altro dovuto alla guerra in Iraq. Tutta la situazione è
spiegata presso Punto Informatico:
http://punto-informatico.it/pi.asp?i=43526
e in un mio articolo per Apogeonline:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/03/25/01/200303250101
Ora, stando alle segnalazioni, il pasticcio è risolto e la posta da/per
Libero/IOL/Wind/Blu ha ricominciato a funzionare. Si può cominciare a
fare la conta dei feriti e dei dispersi, e qui mi serve la vostra
paziente collaborazione (per la quale ringrazio tutti coloro che mi
hanno mandato segnalazioni e suggerimenti preziosi).
Il risultato finale della crisi Yahoo/Libero è che millecinquecento di
voi, praticamente tutti quelli che hanno Libero/IOL/Wind/Blu come
indirizzo di posta, sono dati per dispersi: non ricevono più questa
newsletter, o se la ricevono, non è tramite Yahoo, ma tramite uno dei
sistemi di emergenza che ho usato in questi giorni.
Per risolvere il problema, ho rimosso dalla lista di Yahoo tutti gli
utenti che risultavano "in sospeso" e ho mandato loro a manina (con il
mio normale programma di posta, a blocchi di cento per volta) un avviso
che spiegava la situazione, chiedendo loro di reiscriversi. Se avete
ricevuto quell'avviso e non vi siete reiscritti, fatelo. Fatelo anche
se leggete questo messaggio, se non l'avete ricevuto tramite Yahoo
(come potete verificare guardando l'inizio del messaggio).
Nel frattempo ho dis-iscritto dal gruppo Yahoo gli stessi utenti.
Praticamente, li ho espulsi e poi ho chiesto loro di reiscriversi se
sono interessati. Questo ha anche il vantaggio di fare un po' di
pulizia degli indirizzi obsoleti o inutilizzati..
Se temete di aver perso qualche numero della newsletter,
l'archivio
completo delle newsletter è presso http://www.attivissimo.net.
Per il momento la mia newsletter va avanti in parte con tecniche di emergenza,
per cui qualche disservizio è inevitabile. In particolare:
-- nella speranza di contenere
i danni, ho reintrodotto la numerazione progressiva dei messaggi, così
sapete se per caso ne perdete qualcuno.
-- è possibile che riceviate i messaggi due volte. Per il momento non
avvisatemi: lasciate passare qualche giorno, poi se il problema
persiste ditemelo.
Antibufala: Dario Fo e la telefonica etica
Ho preparato una rapida indagine antibufala su una catena di
sant'Antonio che vede coinvolti Dario Fo e Franca Rame: è autentica, e
ho delle informazioni che possono chiarire alcuni dubbi degli scettici.
Ormai le bufale dilagano, e quindi talvolta si dubita anche delle
iniziative autentiche. L'indagine è presso
http://www.attivissimo.net/antibufala/fo_rame_tv.htm
Antibufala: domande sull'Iraq
Sta circolando un appello composto da una serie di 48 o 49 domande e
risposte sugli USA e il conflitto con l'Iraq, che rivela alcuni dati
inquietanti sulla situazione. Peccato che i dati rivelati siano una
miscela di informazioni veritiere e cifre inventate di sana pianta.
Senza fonti, come si fa a distinguerle? Soprattutto, chi sono i "due
statunitensi impegnati a livello istituzionale nel loro paese" che
l'avrebbero redatta? L'indagine (non del tutto completa, visto il
numero di dichiarazioni da verificare) è qui:
http://www.attivissimo.net/antibufala/domande_iraq.htm
Antibufala: Amina salva, almeno per ora
Oggi, 26/3/2003, era prevista l'udienza per decidere la sorte di Amina Lawal, condannata alla lapidazione in Nigeria. Il suo caso, simile al precedente di Safiya Husseini, è oggetto di un appello che circola su Internet e che è documentato dal Servizio Antibufala, insieme al resto della vicenda, presso
http://www.attivissimo.net/antibufala/amina_lawal.htm
Ora, come segnalato da un
fulmineo lettore (alex.rosse***), una notizia Ansa annuncia che il
processo è rinviato al 3 giugno 2003 per mancanza del numero legale dei
giudici (2 su 4). La notizia è confermata dalla BBC presso
http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/africa/2884283.stm
L'appello legale di Amina è così rinviato a dopo le elezioni nigeriane di maggio. Non è stata data alcuna motivazione per l'assenza dei giudici, ma pare abbastanza ovvio che si tratti di un'assenza dettata da pressioni politiche: la sentenza, se emessa durante la campagna elettorale, avrebbe potuto scatenare le tensioni costanti fra le comunità musulmane e cristiane della Nigeria, che hanno già fatto migliaia di morti.
Tutto slitta dunque a giugno. Secondo la BBC, se a giugno l'appello legale di Amina non ha successo, può ancora ricorrere all'Alta Corte della capitale Abuja e poi alla Corte Suprema federale.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.
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