La casa discografica EMI, stando a una segnalazione del sito di sicurezza Bugtraq, starebbe usando sul nuovo disco dei Beastie Boys, primo in classifica USA, un sistema anticopia le cui caratteristiche permetterebbero di definirlo virus.
L'accusa, infatti, è che il sistema anticopia si installi senza il consenso dell'utente e produca una menomazione del funzionamento del computer: e questo è quello che fanno appunto i virus.EMI si è difesa con un comunicato esilarante per la sua incompetenza informatica, che fra l'altro, stando alle prove che ho fatto con EMI Italia, dice un sacco di panzane. Le prove sembrano però smentire anche l'accusa in circolazione. Bel pasticcio.
Se vi interessa la storia, e una soluzione curiosa ma fattibile al problema dei sistemi anticopia e alla crisi dell'industria del disco, date un'occhiata qui.
Se qualcuno ha una copia europea dell'album (quelle USA e GB non sono protette) e può fare qualche test supplementare, mi scriva presso il solito indirizzo topone@pobox.com.
Nota di servizio [rimovibile se volete ripubblicare questa newsletter]: lo so, questa edizione della newsletter non è numerata e non è datata nel titolo. Da oggi sarà così: lo scopo è snellire la procedura di pubblicazione. Sono sotto pressione e sto cercando di eliminare le complicazioni poco produttive.
So che alcuni di voi trovavano comoda la numerazione per sapere se si erano persi qualche edizione: ma a questo da oggi provvede il blog che trovate presso attivissimo.blogspot.com.
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