2005/10/13

Bill Gates ti paga se inoltri, la “garante” smentisce

Sta ancora impazzando la bufala dell'appello secondo il quale inoltrando un certo messaggio, zio Bill e AOL pagheranno 243 euro per ogni inoltro. L'appello gira anche in una versione apparentemente autenticata dall'Agenzia delle Entrate, nella persona della "Dott.ssa Rosanna Grauso - Ufficio di Roma 2 - Area Controllo - Team 2 Assistenza Legale – Contenzioso Tributario", che nell'appello è citata includendo anche i suoi di numeri di telefono e il suo indirizzo di e-mail lavorativo (che non riporto qui come misura antispam).

L'11/10/2005 ho ricevuto dalla Dott.ssa Grauso questa smentita:

Mio malgrado, e non so come, sono stata coinvolta in una sorta di catena elettronica avente ad oggetto l'email a cui si riferisce la quale non è assolutamente partita da me, né dall'Agenzia e che non contiene assolutamente informazioni veritiere (come sicuramente, dal tenore letterale del testo ne è dato desumere!).
PER FAVORE, LO FACCIA PRESENTE A CHI LE HA INVIATO L'EMAIL E A COLORO AI QUALI L'ABBIA EVENTUALMENTE INOLTRATA LEI! Grazie per la collaborazione
E' possibile che la Grauso abbia ricevuto e inoltrato l'appello dal proprio posto di lavoro e che il programma di e-mail abbia apposto automaticamente le sue coordinate in calce all'inoltro, come capita molto spesso. In ogni caso, la "firma" della Grauso in calce all'appello non lo conferma in alcun modo.

Tutti i dettagli di quest'appello, comprese le sue origini come burla, sono nell'apposita indagine antibufala.

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