Schermi blu della morte, Java in panne, firewall permeabile sul nuovo OS X
Tante belle funzioni nella nuova release del sistema operativo di casa Apple, ma anche qualche magagna non trascurabile. Quicklook, l'anteprima istantanea dei file, è una goduria, come lo è anche la Time Machine, che fa i backup automatici e cercabili in modo spettacolarmente intuitivo; e queste sono solo alcune delle novità di Leopard, che è disponibile anche per i Mac "vecchi" con processore PPC.
Ma stavolta in casa Apple le cose non sono andate molto lisce, in contrasto con il mantra del "funziona e basta" che spesso viene invocato per tutto quello che riguarda il mondo Mac. Per esempio, Heise.de segnala che il firewall ha dei problemi di sicurezza (o di descrizione del proprio funzionamento), perché quando gli si chiede di bloccare tutte le connessioni in ingresso, non lo fa. Questo sembra essere in realtà previsto dal firewall e non sarebbe quindi un baco, secondo questa discussione, ma è sicuramente un comportamento poco chiaro.
The Register segnala un'incompatibilità fra OS X 10.5 (Leopard) e la versione più recente di Java, la 1.6, che pure è in giro da circa un anno. Applicazioni e applet Java sviluppati con la versione 1.6, quindi, non girano affatto sui Mac dotati di Leopard. Imbarazzante.
Non solo: alcuni utenti lamentano "schermate blu della morte" paragonabili a quelle del rivale Windows, come mostrato nella foto a inizio articolo (l'originale di TeppoTK è qui). Secondo MacFixit, i problemi si verificano durante gli upgrade da Tiger a Leopard se sono installate alcune applicazioni che modificano il funzionamento del sistema operativo, come per esempio Application Enhancer. Nessun problema, a quanto pare, per chi invece installa da zero o acquista un Mac con Leopard preinstallato.
E infine ci sono anche problemi con l'hardware. I dischi rigidi fatti in Cina e installati nei Mac Mini e laptop avrebbero un tasso di difetto anormalmente alto, addirittura da 20 a 30 volte maggiore rispetto ad altri dischi, secondo questo articolo. Il problema riguarderebbe specificamente i dischi Seagate SATA da 2,5 pollici dotati della versione 7.01 di firmware.
Il consiglio, a questo punto, è di non fare i maniaci dei gadget in anteprima a tutti i costi e aspettare che le cose si calmino prima di procedere al grande passo.
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