Musica legale gratis in cambio di pubblicità? I giornali abboccano a Qtrax
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Sono rimasto colpito dall'incredibile quantità di pagine di giornale (qui e qui, per esempio, Repubblica; qui Wired; qui il Times) dedicate all'annuncio di Qtrax, secondo il quale la società avrebbe reso legalmente scaricabile gratis, in cambio di spot visualizzati sullo schermo del computer degli utenti, la musica delle principali case discografiche. Ben 30 milioni di brani, diceva Qtrax.
Peccato che dietro l'annuncio al MIDEM ci sia in realtà il vuoto pneumatico e pochissimi fra i giornalisti dei media tradizionali abbiano pensato di chiedere un riscontro alle dirette interessate: le case discografiche, appunto. Lo hanno fatto invece The Register e la BBC, col risultato che Warner, EMI e Universal hanno dichiarato di non aver concesso alcuna licenza a Qtrax. Sony BMG non ha rilasciato dichiarazioni.
Il boss di Qtrax, Allan Klepfisz, ha risposto che gli accordi erano in fase di definizione. Ma, guarda un po', lo ha detto dopo la smentita delle major. Ma allora perché Qtrax ha annunciato gli accordi di licenza come se fossero già cosa fatta?
C'è di peggio. Qtrax dice che le sue canzoni saranno lucchettate con il DRM e funzioneranno (inizialmente) solo sui PC Windows. Adesso che le case discografiche hanno finalmente capito che l'anticopia non funziona, arriva Qtrax e pensa da sola di poter riportare indietro le lancette dell'orologio?
E poi c'è la questione dell'iPod. Siccome Apple non ha concesso in licenza il DRM dell'iPod (FairPlay), non c'è modo di suonare le canzoni di Qtrax, che usano un altro DRM, sull'iPod. Considerate le percentuali bulgare di diffusione degli iPod rispetto agli altri lettori musicali digitali, se una canzone non è suonabile sugli iPod, non la vuole nessuno. Non supportare l'iPod è un suicidio commerciale. Qtrax dice che la sua musica sarà compatibile con l'iPod, ma in che modo? Non si sa. La comunità di Slashdot sviscera bene l'argomento.
Un lettore, alex2ruote, mi scrive dicendo che ha scaricato il programma di Qtrax (un ibrido di Firefox e Songbird, per ora solo in versione Windows), ma "quando hai trovato la musica e clicchi download, ti si apre una finestrella con scritto: Download coming soon." Anche le annunciate restrizioni territoriali sembrano essere aria fritta: "quando ti registri l'elenco delle nazioni è breve, la Svizzera non vi è inclusa, e lo zip code (obbligatorio) prevede un minimo di 5 cifre, quindi devi mettere una nazione a caso e inventare lo zip. Stranamente l'Italia compare". Eppure l'Italia non doveva essere fra i paesi abilitati al servizio.
The Register nota inoltre che Qtrax è una derivazione di una società di nome SpiralFrog, che riuscì a pagare 2 milioni di dollari alla Universal ancora prima di aver iniziato a vendere. Sembra insomma che ci sia all'opera lo stesso genio. Wired si pente di aver pubblicato l'annuncio iniziale senza verificarlo e ora fa notare che dei trenta milioni di brani promessi da Qtrax, al momento non ce n'è neanche uno. Anche il Times fa dietrofront e dice che anche la Sony ha confermato che non c'è alcun diritto di Qtrax a usare il suo catalogo musicale.
"Non siamo idioti", ha replicato Klepfisz secondo il Times. In effetti, essendo riusciti a gabbare i giornalisti di tutto il mondo e a farsi una pubblicità gratuita impagabile, non si può certo definirli idioti. Quelli di Qtrax, intendo.
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