L'Astracon 2008, festival dedicato alla fantascienza italiana, mi ha
incautamente invitato a partecipare alla conferenza finale, che si terrà stasera
alle 21 al CineTeatro Astrolabio in via Mameli 8 a Villasanta (Monza), insieme
ad Alan D. Altieri, Gabriele Rossi e Silvio Sosio. Il tema è
"Oltre la singolarità, il postumanismo": come dice
Fantascienza.com, si tratta di
"fantascienza e prospettive future della tecnologia: transumanismo,
postumanismo, singolarità, connettività neurale e realtà aumentata".
L'idea di potenziare il corpo umano e la mente usando la tecnologia risale ai
tempi della mitologia, ma solo ora stiamo iniziando a realizzarla. Nel bene o
nel male? Finiremo per perdere l'essenza della nostra umanità se avremo memorie
perfette o corpi che non invecchiano? Quanta di questa tecnologia è già fra noi,
dagli apparecchi acustici ai pacemaker ai seni di silicone? Sareste disposti a
farvi impiantare una porta USB o un ricetrasmettitore Bluetooth, se vi
permettesse di comandare il computer con il pensiero o di scrivere senza muovere
le mani, ma semplicemente pensando di
muovere le mani sulla tastiera?
Vi propongo sul tema un paio di spunti: una dimostrazione (non priva di
inciampi) di un
esoscheletro
che consente all'operatore di sollevare grandi pesi senza sforzo e con
un'interazione molto naturale e un'interazione
estremamente naturale con l'universo per me ostico di Second Life, comandato
tramite i movimenti del corpo. Viene quasi voglia di rivisitare Second Life, con
un gadget del genere.
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