Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare
In questi giorni compie 25 anni il film Wargames di John Badham, con Matthew Broderick, Ally Sheedy e il mitico WOPR. Se non l'avete visto, recuperatelo: è uno dei pochi parti di Hollywood che mostri l'informatica con una discreta plausibilità (a parte il dettaglio del giovane e timido informatico che riesce a conquistare la spasimata).
L'idea di poter entrare nei sistemi informatici e cambiarne il contenuto, come fece David (Broderick) nel film "correggendo" i propri voti scolastici, stimolò l'interesse di tanti giovani verso i computer, ma al tempo stesso fece sentire irrimediabilmente primitivi coloro che non vivevano negli USA. Non solo David aveva un computer (un IMSAI): la sua scuola era informatizzata e online, e questo era considerato normale. Nel 1983. Umiliante.
Certo, l'incubo nucleare è finito, ma l'idea che si possano causare devastazioni tramite computer è ancora attualissima: semplicemente è cambiato il tipo di devastazione. E nel mio piccolo, pensare che sono passati 25 anni da quando ho visto Wargames al cinema è piuttosto devastante.
L'unica consolazione è che quei tempi pionieristici, fra accoppiatori acustici, modem a 1200 baud e calcolatori pesanti come incudini, io li ho vissuti; e questo mi permette di avere ancora tanta meraviglia quando vedo le cose che si fanno oggi con l'informatica, senza mai darle per scontate come fanno spesso le nuove leve.
Nessun commento:
Posta un commento
Se vuoi commentare tramite Disqus (consigliato), vai alla versione per schermi grandi. I commenti immessi qui potrebbero non comparire su Disqus.