2008/12/07

Addio a Forrest Ackerman

Ci lascia a 92 anni il padre del termine "sci-fi"


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "f.grani****" e "comparto****". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Immagine tratta da Wikimedia Commons.

Se non sapete chi era Forrest J Ackerman, non siete veri fan della fantascienza, del fantasy e dell'horror. Rimediate subito. Il 4 dicembre scorso si è spento a 92 anni, nella sua casa di Los Angeles, l'uomo che ha ispirato (giusto per fare qualche nome) Stephen King, Joe Dante, John Landis e Steven Spielberg, che leggevano i suoi racconti quando erano bambini.

Aveva conosciuto personalmente Boris Karloff e Bela Lugosi, creato Vampirella, pubblicato nel 1938 il primo racconto di Ray Bradbury e ammassato una collezione di oltre 300.000 cimeli del cinema, dalle orecchie a punta di Spock al "disco volante", fatto con un piatto di carta, usato da Ed Wood in "Plan 9 From Outer Space" (Piano 9 da un altro spazio, nella traduzione non letterale della versione italiana), considerato il più brutto film di tutti i tempi e imperdibile lezione di non-cinema.

Ah, e aveva anche coniato il termine "sci-fi" nel 1954 (anche se alcuni gli contendono questo primato). E se ancora non bastasse, aveva lavorato come agente letterario per l'agenzia che rappresentava qualche autore che forse avrete sentito nominare, come L. Ron Hubbard, Isaac Asimov, A.E. van Vogt, H.L. Gold, Ray Cummings e Hugo Gernsback.

Una chicca: nel video di Thriller di Michael Jackson, il regista John Landis collocò Ackerman a mangiare popcorn dietro Jackson nella scena che si svolge al cinema.


Qualunque appassionato di questi generi, che lo sappia o no, deve molto a Forrest Ackerman. 92 anni spesi bene. Il Los Angeles Times gli dedica uno splendido articolo di ricordo, dal quale ho tratto questo mio piccolo tributo.

So long, Forrie.

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