2009/04/03

Piccolo corso di nufologia

Nufologia: nuove foto di UFO, coinvolto anche Google Street View


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Prosegue il minicorso di nufologia: l'arte di riconoscere una fotografia che sembra mostrare un oggetto volante alieno ma ha in realtà una spiegazione molto terrestre.

E' un'arte che può rivelarsi utile nel capire meglio il fenomeno dell'ufologia dal punto di vista umano oltre che da quello tecnico e concreto. Perché se da un lato la probabilità di altre forme di vita intelligenti nell'universo è alta per motivi statistici, dall'altro vi sono forti dubbi sull'esistenza di visitazioni aliene a bordo di veicoli. Non vi è dubbio, invece, che esista la credenza in queste visitazioni. Resta da capire da dove scaturisca questa credenza.

Un indizio forte sulle origini dell'ufologia deriva dall'analisi delle sue presunte prove, costituite quasi sempre da fotografie. Quello che molti appassionati non considerano è che nelle fotografie capitano spesso fenomeni che possono essere facilmente scambiati per UFO, e un buon modo per abituarsi a tenere presente questo rischio è studiare queste fotografie.

Giusto per chiarezza, e nella speranza di prevenire i commenti indignati di coloro che sono convinti che siamo oggetto di visite continue da parte di veicoli di entità aliene (manco fossimo le bestie di uno zoo safari), sottolineo che lo scopo di questo corso semiserio di nufologia non è sostenere che tutte le foto di UFO sono false o truccate, ma semplicemente mostrare tramite esempi pratici quanto è facile prendere una cantonata e imparare a riconoscere gli inganni più ricorrenti in questo campo, senza nulla togliere al lavoro e alla professionalità dei fototecnici che fanno queste analisi per mestiere.

Per esempio, potete cimentarvi nel decifrare la vera origine delle due immagini inquietanti presentate qui sotto.

La prima è tratta da Google Street View ed è segnalata dal giornale britannico The Sun, non nuovo a simili parti giornalistici lievemente sensazionalisti:



Secondo l'articolo del Sun, "nove sfere argentee fluttuano sopra una fila di negozi" in un'immagine catturata dalle fotocamere mobili di Google Street View tra Wolverley Street e Bethnal Green Road, nella zona orientale di Londra. L'immagine è cliccabile per ingrandirla.

Stando al giornale, l'ufologo Nick Pope avrebbe descritto la foto come "veramente affascinante": a suo dire, "sembra mostrare nove oggetti che volano in formazione quasi perfetta. Praticamente l'unica cosa che so che può fare una cosa simile è la pattuglia delle Red Arrows, e non sono loro... ho fatto passare la lista delle possibilità che normalmente spiegano queste cose, ma non trovo una risposta".

Voi, invece, riuscite a trovarla?

Date un'occhiata anche alla foto qui sotto, che è un dettaglio di un'immagine che ho scattato pochi giorni fa mentre ero sulla Tangenziale di Pavia (non stavo guidando io, tranquilli). Si vede chiaramente un oggetto allungato e arrotondato, con riflessi multicolori e un contorno molto netto, accompagnato da due o forse tre altri oggetti più piccoli e meno luminosi. Una nave madre con i veicoli ausiliari? Posso dirvi subito che non è stato usato alcun ritocco digitale.



Se vi va di esercitare il vostro talento di nufologi, provate a dare la spiegazione a queste foto nei commenti qui sotto. La soluzione esatta verrà data al termine della puntata radiofonica del Disinformatico di stamattina, ascoltabile in streaming.


La soluzione


La foto tratta da Google Street View mostra semplicemente le Red Arrows, la pattuglia acrobatica britannica. Lo si capisce guardando l'immagine originale su Google Street View, in cui si nota la classica formazione della pattuglia e si distingue la sagoma degli aerei:





Che si tratti di oggetti reali è indicato dalle reazioni delle persone presenti, che guardano in su e scattano foto:



In realtà in questo caso siamo di fronte a un esempio di quello che i prestigiatori chiamano misdirection: l'arte di sviare l'attenzione dello spettatore suggerendogli idee. Il testo dell'articolo, infatti, parla di oggetti "fluttuanti", suggerendo che si tratti di oggetti statici nel cielo: un comportamento incompatibile con velivoli tradizionali. Poi prosegue intervistando un ufologo e attribuendogli le parole "l'unica cosa che so che può fare una cosa simile è la pattuglia delle Red Arrows, e non sono loro". Questo forza il lettore a escludere la possibilità che si tratti di aerei di una pattuglia acrobatica.

Non mi soffermo sulla competenza o incompetenza dell'ufologo in questione, perché il Sun non è l'Economist e quindi può avergli attribuito disinvoltamente parole non sue; ma l'intero impianto della presentazione delle immagini è vistosamente ingannevole. Se questo inganno sia intenzionale o involontario, lascio giudicare a voi. Resta il fatto che l'ufologia è un campo minato a causa di comportamenti irrazionali e sensazionalisti come questo.

Per quanto riguarda la seconda foto, complimenti a chi è arrivato alla soluzione esatta, che era un po' più complessa del solito: la foto è stata scattata attraverso il finestrino laterale dell'auto sulla quale mi trovavo, e il sole sbucava dalle nuvole. La sua luce si è riflessa sulla ghiera metallica lucida che circonda l'obiettivo della fotocamera e si è poi riflessa di nuovo nel vetro del finestrino. Ecco la foto completa, che rivela la posizione del sole e mostra l'intero riflesso circolare della ghiera:



Esiste anche un'altra foto della stessa sequenza che rivela la natura dell'"UFO" ancora più chiaramente:



Rovesciandola specularmente ed esaltandone leggermente contrasto e colori si legge piuttosto chiaramente la scritta "aplio", che è un pezzo del nome della fotocamera Ricoh Caplio, la cui identità era rivelata dai dati EXIF presenti nell'immagine digitale originale. La scritta è a sinistra nel dettaglio della foto precedente mostrato qui sotto:



Complimenti a tutti coloro che hanno azzeccato le soluzioni: per chi non ce l'ha fatta, spero sia stata una buona dimostrazione di quanto sia difficile capire la natura di una foto ufologica se non ci viene presentato il quadro completo o se addirittura il quadro viene presentato in modo ingannevole.

Questo piccolo esempio ci suggerisce alcune regole di comportamento nufologico molto preziose:
  • bisogna sempre esaminare la foto intera, senza accettare versioni ritagliate che falsano il contesto;
  • bisogna sempre esaminare le altre foto della sequenza, perché possono rivelare dettagli importanti;
  • i dati EXIF sono preziosi per risalire alle condizioni di ripresa.

In mancanza di queste condizioni, è meglio sospendere ogni giudizio. Il guaio è che molti appassionati di ufologia rifiutano di condividere le immagini originali adducendo le scuse più strane. Condividere una foto digitale non costa nulla e non comporta la perdita dell'originale: non siamo più ai tempi delle pellicole. Eppure, come è avvenuto in un caso recente qui in Canton Ticino, la mia semplice richiesta di poter analizzare le immagini digitali originali è stata respinta con una levata di scudi.

Chiediamoci perché.

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