Esiste un termine italiano efficace e conciso per identificare l'analfabetismo numerico, ossia l'incapacità patologica di capire anche solo vagamente il significato dei numeri? Gli anglofoni hanno il magnifico innumeracy, coniato sullo stampo di illiteracy (analfabetismo). Ho trovato discalcolia o discalculia, che suona un po' come una malattia intestinale imbarazzante, e in effetti è un'assonanza piuttosto calzante.
Lo chiedo perché oggi m'è capitata sott'occhio l'ennesima dimostrazione che la discalculia è una tara diffusissima fra i giornalisti, e comincio a pensare che vi sia una sorta di selezione darwiniana alla rovescia: ma per ora non mi è chiaro se si diventa giornalisti perché si è discalculitici (essendo precluso ogni altro sbocco), oppure si diventa discalculitici perché si è giornalisti.
Se quelli italiani ci hanno allietato — si fa per dire – con le loro perle sul mondo dell'aviazione nel caso del disastro dell'Airbus francese e con Lilli Gruber che ha chiesto se i pannelli fotovoltaici funzionano soltanto di giorno (grazie a Mattia per il video), quelli svizzeri non se la cavano molto meglio.
Oggi è infatti uscita la notizia che è stata ufficializzata l'identificazione del quarto asteroide di tipo NEO (Near Earth Object) scoperto dagli astronomi svizzeri. Denominato 2009 KL2, con un diametro di 800 metri, è il primo scoperto dagli astronomi amatoriali di questo paese. Un bel risultato.
Peccato che secondo Ticinonline l'asteroide a settembre "sfiorerà il nostro pianeta a 67 milioni di chilometri di distanza". Il concetto viene ribadito con un titolo che sembra un preludio alla catastrofe: "L'asteroide "2009 KL2" sfiorerà la Terra".
Ma come si fa a scrivere che un coso che passa a sessantasette milioni di chilometri ci "sfiorerà"? 67 milioni di chilometri sono 170 volte la distanza dalla Terra alla Luna. Sono poco meno della metà della distanza dalla Terra al Sole. Sono il doppio della distanza minima fra il pianeta Venere e la Terra.
Scrivere che l'asteroide "sfiorerà" la Terra è come dire che un ruttino di Carla Bruni a Parigi mi scompiglierà i capelli a Lugano.
Purtroppo i miei colleghi della RSI (Radio Svizzera di lingua italiana) non se la cavano meglio: anche per loro "Un enorme asteroide s'avvicina alla terra" e "Il corpo celeste dovrebbe sfiorare la terra -ad una distanza di 67 milioni di km- ad inizio settembre."
Va meglio con il Corriere del Ticino, ma soltanto dopo l'intervento del giornalista scientifico Marco Cagnotti, dal quale ricevo i parametri orbitali aggiornati dell'asteroide forniti dal Minor Planet Center: indicano un MOID (distanza fra i punti più vicini delle orbite di due corpi celesti) di 0,1595 unità astronomiche, pari a 23,8 milioni di chilometri, ossia un sessantina di volte più distante della Luna.
Poi non lamentiamoci se c'è gente che crede che nel 2012 arriverà di soppiatto un intero pianeta, Nibiru, a farci una visita a sorpresa con cataclismi annessi.
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