Dietro le quinte del battibecco lunare Stagno-Orlando
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
"Ha toccato!"
"No, non ha toccato."
E' passata alla storia della televisione italiana la gaffe di Tito Stagno, durante la diretta dello sbarco sulla Luna nel 1969, quando il cronista annunciò con enfasi che il modulo lunare con a bordo Armstrong e Aldrin aveva raggiunto il suolo del nostro satellite, ma fu subito corretto dal collega Ruggero Orlando.
Ne scaturì un battibecco che si trascina mediaticamente ancor oggi, dopo quarant'anni e dopo la scomparsa del mitico Orlando. Ma come andarono le cose, e di chi fu la colpa?
Ispirato da un articolo di analisi di Giuseppe Regalzi, ho messo a confronto l'audio delle comunicazioni degli astronauti con le parole della diretta di Stagno e Orlando. Il risultato è sconfortante: frasi di Aldrin attribuite erroneamente da Stagno al Controllo Missione a terra, istruzioni e raccomandazioni del Controllo Missione inventate di sana pianta dal cronista, e un equivoco che portò Stagno a credere che il modulo lunare fosse vicinissimo al suolo della Luna e l'avesse toccato quando era ancora a oltre 30 metri di altezza e mancava quasi un minuto all'allunaggio effettivo.
Come se non bastasse, il battibecco fra Stagno e Orlando coprì persino la frase storica "Qui base della Tranquillità, l'Aquila è atterrata" di Neil Armstrong.
Che cosa causò questo indimenticato caos televisivo, con quell'epico scuotere della testa di Tito Stagno nel momento in cui viene redarguito da Orlando, sente lo studio che gli scoppia a ridere intorno e fa intuire, da dietro le spesse lenti dei suoi occhiali, la tragica consapevolezza che per il resto della vita verrà ricordato per questo scivolone spaziale?
Troppo semplice dare la colpa a chi stava davanti alla telecamera. Ebbero certo un ruolo importante la pessima qualità dell'audio dalla Luna, la totale e dilettantesca assenza di supporto tecnico in studio (non un modello, non un grafico, ma soltanto Stagno mandato avanti allo sbaraglio) e la comprensibile emozione. Ma recentemente sono emersi dati nuovi che smentiscono le spiegazioni date da Tito Stagno in questi anni e gli tolgono parte della colpa che lui, da signore del giornalismo, s'è preso per conto di altri.
Se vi interessano i dettagli, ne trovate la prima parte in questo articolo su Complotti Lunari. Se siete bravi investigatori e non sapete aspettare, la seconda parte è già in buon parte racchiusa nell'immagine qui accanto, tratta dalla replica della diretta RAI di quarant'anni fa recentemente riproposta da Raitre.
Buona lettura e buona indagine.
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