Social network: anche se non divulgate nulla, ci pensano le vostre amicizie
Le nostre amicizie nei social network come Facebook rivelano molto di più di quello che immaginiamo: addirittura il fatto stesso di pubblicare la nostra lista di amici permette di sapere cose che magari non avevamo intenzione di divulgare.
Boston.com racconta che due studenti dell'MIT hanno infatti scritto un programma che utilizza le informazioni pubblicate dai nostri "amici" di Facebook (che in realtà sono spesso semplici conoscenti, quando va bene) per tracciare il nostro profilo.
Carter Jernigan e Behram Mistree, così si chiamano i due studenti di un corso di etica e legge (neanche informatica), insieme al loro docente, hanno svolto un'analisi statistica sul sesso di appartenenza e le preferenze sessuali degli amici di persone-bersaglio e sono riusciti a determinare con buona precisione le preferenze sessuali dei loro bersagli, tanto da battezzare Gaydar il loro progetto. Gaydar è il termine che si usa in inglese per la presunta capacità degli uomini di accorgersi dell'omosessualità di un altro uomo meglio di quanto facciano le donne.
Lo stesso sistema, adottato anche da altri ricercatori, vale per l'etnia, per le affiliazioni religiose e politiche, per il luogo di residenza e persino per l'obesità, e queste tecniche si possono applicare anche a siti differenti da Facebook, come per esempio Flickr, che è un sito dove si condividono fotografie pubblicamente o in gruppi chiusi di iscritti.
Il principio di fondo è abbastanza semplice: nella vita reale si cerca la compagnia dei propri simili e lo stesso vale su Internet. La differenza è che mentre raccogliere questi dati sui nostri amici è impraticabile nella vita reale, farlo su Internet è facilissimo (no, il programma dei due studenti non è stato divulgato).
Secondo Kevin Bankston, della Electronic Frontier Foundation, un'organizzazione che si batte da tempo per la tutela dei diritti dei cittadini della Rete, "anche se non riveliamo intenzionalmente delle informazioni personali, il semplice fatto di pubblicare la propria lista di amici può rivelare informazioni sensibili su di noi oppure può spingere la gente a fare deduzioni sbagliate sul vostro conto."
E' soprattutto la questione delle deduzioni errate che mi preoccupa. Vado subito a iscrivermi al gruppo Facebook di uncinetto e a quello di caccia al rinoceronte, giusto per confondere un po' le acque.
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