Video: le prove migliori che le teorie di lunacomplotto sono fandonie
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ho montato e messo online la registrazione della mia relazione sui complotti lunari alla giornata di studio della Società Astronomica Ticinese di sabato scorso. Stavolta ho scelto un approccio un po' differente dagli altri incontri sul tema: tagliare la testa al toro, senza impantanarmi nelle singole tesi dei complottisti, passando direttamente alla presentazione delle prove migliori e dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che ci siamo andati. Perché se le prove dimostrano inequivocabilmente che ci siamo andati, giocoforza le tesi lunacomplottiste sono sbagliate.
In sala c'era un singolo lunacomplottista soft, che ha esemplificato senza alcuna ostilità, ma con un'apprezzabilissima disponibilità al dialogo, la ragione fondamentale della diffusione e del successo delle teorie di messinscena lunare: la scarsa conoscenza dei fatti e della quantità di materiale documentale disponibile. Una volta che il dubbioso viene messo di fronte a tutti i fatti, capisce senza alcuno sforzo chi sta contando balle.
Ho usato l'occasione per collaudare alcune delle idee e delle risorse tecniche che userò nel documentario Moonscape, come per esempio i radiomicrofoni, preziosi per le interviste che faranno da contorno al documentario stesso, oltre al software di montaggio e alla filiera di produzione e messa in Rete dei video. Mi scuso se il video è un po' buio e alcuni oggetti di scena non si vedono: la prossima volta organizzerò le luci su misura per le riprese video (dal vivo si vedeva tutto bene). Buona visione.
Per chi volesse i link ai singoli video: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette e otto; playlist.
Le altre relazioni della giornata sono state interessantissime: sia per la giovanissima età e la lucida quanto emozionata spiegazione di una delle relatrici (non capita a tutti di usare un telescopio da 8 metri per analizzare la luce di una galassia per la maturità, e di saperlo raccontare), sia per la fantastica dimostrazione di quanto l'astronomia sia uno dei pochi campi della scienza ai quali gli appassionati possono davvero contribuire concretamente.
Per esempio, la scoperta di stelle variabili, la registrazione delle meteore terrestri e la ripresa di video degli impatti di meteore sulla Luna sono alla portata di qualunque astrofilo diligente e sono di diretta utilità per gli astronomi professionisti e per la NASA, che ha avviato un progetto per contare, grazie agli astrofili, quante meteore colpiscono la Luna (e quindi quanto pericolo c'è che colpiscano una base lunare o degli astronauti).
E il bello è che grazie all'informatica, oggi molto di questo lavoro è automatizzabile: serve solo qualcuno che si rimbocchi le maniche, senza dover passare notti insonni o abitare in luoghi isolati o spendere cifre inverosimili. L'universo è accessibile a tutti: basta aver voglia di guardare in su anziché fissarsi sul proprio ombelico.
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