2010/02/11

No, Bill Cosby non è morto

Finta morte di Bill Cosby usata per truffare gli internauti


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "chane" e "pippodoc" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La prossima volta che ricevete via Internet la notizia che è morto qualcuno famoso o che è successo qualche evento drammatico, fate attenzione: potrebbe essere una truffa ben congegnata. Soprattutto non diffondete la notizia prima di averla verificata presso una fonte attendibile (no, "la mail che mi ha mandato mio cognato" non è una fonte attendibile).

Nei giorni scorsi, infatti, ha spopolato in Rete la notizia della morte di Bill Cosby, l'interprete principale della sitcom I Robinson. L'annuncio, secondo Sophos, sarebbe partito da Twitter, i cui utenti l'hanno diffuso ad altri twitteranti.

Questi utenti si sono precipitati alla cieca su Google per cercare informazioni sulla notizia e si sono trovati fra i primi risultati una finta pagina della CNN come quella mostrata qui sopra e tratta da Whyfame.com. Non si trattava della CNN, ma di un sito-trappola che contava proprio sull'esca emotiva della notizia per ottenere visitatori: chi lo visitava si trovava sullo schermo dei falsi allarmi di sicurezza che inducevano a scaricare un falso antivirus e a comunicare i dati della propria carta di credito ai truffatori acquattati dietro la facciata apparentemente rispettabile del sito.

Bill Cosby (quello vero) sta bene e ha reagito alla falsa notizia con un commento sul proprio sito Billcosby.com il 6 febbraio scorso. L'esca, secondo il sito antibufala UrbanLegends.com, è però in circolazione da metà dicembre 2009 (ce ne sono tracce qui che puntano a un falso indirizzo di Yahoo News, ora disabilitato).

La tecnica di seminare una notizia fasulla e creare un sito-trappola che ne dia apparente conferma autorevole, in modo da essere linkata da tanti utenti e quindi finire in cima ai risultati di Google, sta prendendo piede. Pochi giorni fa è toccato all'iPad: l'interesse intorno al prodotto ha indotto i criminali a creare siti-trappola appositi. Anche i falsi allarmi diffusi da utenti irresponsabili stanno crescendo alla grande: Urbanlegends segnala gli annunci riguardanti Johnny Depp, Eminem, Britney Spears, Miley Cyrus, Matt Damon, Jeff Goldblum, Emma Watson e tanti altri. Le soluzioni per evitare di finire in quest'ennesimo tranello della feccia della Rete sono semplici:
  • non andate a casaccio su Internet in cerca di notizie: se proprio volete usare Google, adoperate Google News, che limita la ricerca ai siti delle testate giornalistiche ritenute attendibili da Google;
  • usate un antivirus aggiornato, che rilevi questo genere di trucco;
  • non abboccate agli annunci che vedete su Internet, specialmente se mirano a suscitare in voi emozioni che blocchino il ragionamento.
  • guardate sempre dove vi trovate, usando la barra degli indirizzi o programmi come la barra di Netcraft.com.

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