Vere o false? Se lo stanno chiedendo in molti, anche fra i non seguaci della saga televisiva di Lost. Sto parlando delle sei presunte pagine del copione e del call sheet (l'elenco degli attori che devono presentarsi sul set) della doppia puntata finale della serie che Macchianera ha pubblicato alcuni giorni fa, a quanto pare in anteprima planetaria (tranne il call sheet, in giro da fine aprile, secondo Gawker.com).
Lo sapremo molto presto, perché il 24 maggio prossimo verranno trasmesse le due puntate in questione, per cui non è il caso di spendere tempo in un'indagine antibufala approfondita. Le puntate andranno in onda su Sky, in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti (alle sei del mattino ora italiana).
Secondo varie fonti (E!Online; Flavorwire), i fogli trafugati sono plausibili per contenuto, stile e struttura, Macchianera dice di aver ottenuto conferme solide, ma le opinioni sono divise su un altro punto: sono davvero pagine del copione definitivo, o si tratta di finte pagine realizzate dai produttori di Lost e fatte trovare appositamente per far parlare del telefilm?
Dopotutto la moda di far trapelare indiscrezioni su qualcosa che si vuole vendere non è una novità. Viene il dubbio che qualcuno abbia notato quanta pubblicità gratuita è stata fatta ad Apple grazie al caso del prototipo "perduto" del prossimo iPhone e abbia pensato che con pochi fogli inviati via mail si poteva ottenere un bel po' di promozione gratuita. Magari mi sfugge qualche dettaglio, ma la circostanza che siano stati recapitati via mail (così racconta Macchianera) a un sito italiano sembra calcolata apposta per confondere gli spettatori USA tramite la barriera linguistica.
Inoltre Carlton Cuse e Damon Lindelof, i produttori esecutivi di Lost, sono già stati accusati in passato di aver disseminato dei foiler (contrazione di false spoiler) per confondere gli spettatori eccessivamente ossessionati dalla voglia di sapere tutto in anticipo (NYDailynews) e per mantenere il segreto sugli sviluppi della serie (BuddyTv, 2006). Ammettono liberamente di inviare agli agenti di Hollywood dei copioni finti per i provini degli attori ospiti.
Quello che trovo interessante, in tutta la vicenda, è l'influsso di Internet sul mondo delle serie televisive. La concorrenza della Rete, che permette di scaricare le puntate poche ore dopo che sono state trasmesse negli Stati Uniti, ha costretto i network europei a trasmettere pressoché in contemporanea con gli USA. Sono finiti i tempi in cui bisognava avere amici o parenti in America per sapere chi aveva sparato a J.R. o ucciso Laura Palmer. Sono però finiti anche i tempi in cui i doppiatori potevano lavorare con relativa calma (i traduttori non hanno mai avuto questo lusso, ma adesso stanno ancora peggio di prima).
Oggi è diventato praticamente impossibile vedere un film o una serie televisiva senza averne già avuto online anticipazioni che alla fine ne guastano la sorpresa: per non parlare di fenomeni come Lostpedia o Lost Wikia. E poi c'è la smania di sapere subito come va a finire, il bisogno quasi morboso di avere in mano tutte le risposte e le conclusioni, perché attendere non è più tollerato.
L'avvento di Internet e delle tecnologie tascabili (telefonini, fotocamere e videocamere digitali) ha reso sempre più paranoici i produttori: oggi chiunque può pubblicare uno scoop, una foto rivelatrice rubata sul set, un'indiscrezione fatta da un attore durante una chiacchierata a cena. I copioni sono blindatissimi, così gli attori non sanno cosa sta succedendo e come devono recitare. I doppiatori lavorano senza vedere i film: hanno sullo schermo solo un cerchietto che segue e mostra le labbra dell'attore da doppiare, il resto è tutto mascherato. Siamo sicuri che sia un buon andazzo?
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