Oggi è il solstizio d'estate, e come sempre in quest'occasione si parla di Stonehenge, il monumento megalitico situato nel sud dell'Inghilterra che è meta di pellegrinaggi di vario genere.
C'è chi ci va per ammirare l'ingegno dell'uomo di cinquemila anni fa, capace di muovere macigni di decine di tonnellate per lasciare un segno della propria esistenza, e c'è chi ci va per seguire varie credenze mistiche, incentrate solitamente su presunti allineamenti incredibilmente precisi delle pietre che testimonierebbero interventi soprannaturali o extraterrestri o conoscenze straordinarie dimenticate.
I fatti, però, smentiscono la precisione magica degli allineamenti che vengono "scoperti" oggi guardando la disposizione delle pietre, per una ragione molto semplice: le pietre di Stonehenge non sono più al loro posto originale. Per esempio, uno dei triliti crollò nel 1797 e fu restaurato soltanto nel 1958. Nel corso dei restauri effettuati nel 1901, la pietra numero 56, che minacciava di cadere, fu raddrizzata e collocata nel cemento, spostandola di mezzo metro.
Altri lavori furono effettuati negli anni Venti del secolo scorso. I restauri del 1958 risollevarono e fissarono nel moderno cemento tre altre pietre, e altre quattro furono riposizionate nel 1964 per evitare che cadessero.
Queste sono alcune foto di Stonehenge dal 1877 in poi.
Molti turisti visitano Stonehenge credendo che si tratti di un sito archeologico ancora intatto dopo millenni, ma non è così. Anche il sito ufficiale di Stonehenge dell'English Heritage (copia d’archivio 2010) è molto reticente: ho trovato solo un minuscolo accenno nelle FAQ (copia d’archivio 2010).
What happened to the rest of the stones?
Many of the original stones have been taken to build houses and roads. Also, many stones have been chipped away by visitors and taken away as souvenirs over the past couple of hundred years.
Why has one of the stones got a smooth base?
One of the stones has experienced a lot of wear and to support it and prevent it from falling, a concrete core was put in to keep it upright in 1959.
Prima di trarre conclusioni affrettate e attribuire poteri incredibili a questo monumento, insomma, è opportuno informarsi bene. Anch'io, quando ho visitato Stonehenge, non sapevo nulla dei restauri, che non si notano se non si prenota la visita speciale che permette di entrare nel monumento. L'ho scoperto grazie a una segnalazione di Giuliana Terzetti su Scienza e Paranormale nel 2001.
Saperlo rovina il fascino di Stonehenge? No, perché non cambia il fatto che quelle pietre furono spostate a mani nude da una cultura che non aveva ancora sviluppato la scrittura ma sapeva organizzarsi per creare un'opera stupefacente. Sapere che le pietre sono state poi riposizionate spazza via solo la patina falsa di pseudoscienze e di credenze new age che offusca il vero splendore di Stonehenge.
Colgo l'occasione per segnalare la chiusura di Scienza e Paranormale e il debutto di Query, il nuovo periodico trimestrale del CICAP che sostituisce la rivista precedente, e di Queryonline.it, il sito di supporto alla nuova rivista. Fra un'uscita e l'altra di Query, Queryonline pubblica le notizie di attualità "misteriosa", segnala le attività del CICAP (ricordo la Cena Magica a Rho il 3 luglio) e aggrega i blog dei vari membri e collaboratori del comitato creato oltre vent'anni fa da Piero Angela.
Potete seguire gli aggiornamenti di Queryonline anche via Twitter. L'approccio del sito e della rivista è l'indagine scientifica dei misteri: che possono essere veri o falsi, ma se studiati con rigore e attenzione regalano sempre il fascino della scoperta e l'amicizia di persone che amano la curiosità.
Fonti: New Scientist, Solving Stonehenge: The New Key to an Ancient Enigma di Anthony Johnson.
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