Come nasce una bufala? A volte per malizia
Un anno fa, il 25 giugno 2009, moriva improvvisamente Michael Jackson. La notizia clamorosa generò molte reazioni, compresa quella degli increduli, soprattutto fra i fan, che si rifiutavano di credere che il loro beniamino potesse scomparire così di colpo. È una reazione già vista per molte altre stelle del firmamento musicale: Elvis Presley, per esempio, che sarebbe ancora vivo secondo il 7% degli americani (sondaggio della CBS, 2002) nonostante la sua morte altrettanto clamorosa nel 1977.
Un anno fa, lo sgomento per la morte di Michael Jackson aveva generato video nei quali qualcuno intravedeva il suo fantasma che si aggirava per i corridoi della sua grande casa e mail che "documentavano" che Jackson era morto vent'anni prima ed era stato sostituito da un impostore (la "documentazione" era tratta dal sito satirico The Onion, come racconta Hoax-slayer.com).
Tuttora ci sono siti come MichaelJacksonHoaxForum.com, che in apparente totale serietà sostengono che "dopo mesi di indagini intensive, è diventato molto chiaro qual era lo scopo di Michael Jackson nel simulare la propria morte: smascherare il Nuovo Ordine Mondiale". Ed è facile trovare discussioni anche in italiano, come questa, che trova "prove" inconfutabili basate su analogie con la vita di Gesù, o questo sito, che afferma che suonando al contrario This Is It si sente Jackson che dice "io non sono morto".
Questi, però, sono deliri ispirati dal rifiuto della realtà e dallo shock, e quindi in un certo senso perdonabili o almeno umanamente comprensibili. C'è invece un caso che poco meno di un anno fa, a fine agosto 2009, fece scalpore e che ha origini decisamente discutibili, che in occasione dell'anniversario è meglio segnalare perché non se ne perda traccia: un video nel quale si vedeva una persona somigliante a Jackson uscire con le proprie gambe dal furgone del medico legale (coroner), infilato nell'ingresso di un parcheggio sotterraneo. Il video è questo:
ln breve tempo il video fu visto su Youtube da oltre 880.000 persone. Il primo settembre 2009 i suoi realizzatori ammisero che si trattava di un falso. O meglio, di un "esperimento", secondo la definizione usata dall'emittente tedesca RTL che aveva confezionato il video. Heike Schultz, portavoce di RTL, disse alla CNN che l'emittente aveva "diffuso un comunicato stampa prima di realizzare il video, per allertare tutti che si trattava di un falso" concepito per dimostrare quanto fosse facile diffondere su Internet una diceria. RTL rimosse il video, ma nel frattempo altri l'avevano salvato e ripubblicato altrove: un'ottima dimostrazione di come una cosa, una volta pubblicata su Internet, non si può ritirare.
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