I complottisti dell'11/9 cambiano ancora versione, poi si sbufalano da soli e s'insultano a vicenda. Triste spettacolo
Vari siti sostenitori delle tesi alternative sugli attentati dell'11 settembre, da quello di Pino Cabras a Megachip di Giulietto Chiesa passando per Antimafia Duemila, hanno pubblicato la storia di Tom Sullivan, uno che lavorava per una società di demolizioni controllate. Sullivan dice che le Torri Gemelle e il terzo grattacielo, il WTC7, furono sicuramente distrutti con delle cariche esplosive.
Ma qualcuno è andato a fare le pulci al signor Sullivan e ha scoperto che non è un esperto di demolizioni: è un fotografo che all'epoca dell'11/9 faceva l'apprendista demolitore da qualche mese. Poi ha scoperto che il brevetto che, secondo Sullivan, documentava l'esistenza di cariche da taglio radiocomandabili capaci di esplodere senza lasciare residui riguarda invece un accenditore per razzi.
Inoltre la tesi di Sullivan va contro tutto quello che i complottisti hanno detto finora: giuravano che non era stato usato esplosivo, ma soltanto della nanotermite applicata a pennello (non sto scherzando) e giuravano di averne anche trovate le tracce (Niels Harrit). Adesso che è arrivato Sullivan con le sue cariche esplosive, la nanotermite da pennellare non se la fila più nessuno e tutti parlano di cariche esplosive.
E chi è il qualcuno che ha fatto le pulci? Un debunker, un ufficialista, un servo di Bush? Noooo. Un altro complottista. Che accusa Sullivan di essere un sabotatore del "movimento per la verità".
Se volete tutti gli squallidi dettagli di quest'ennesima figuraccia dei complottisti, capaci solo di fare copiaincolla senza alcuno spirito critico e di rimangiarsi in un attimo tutte le loro asserite certezze senza il minimo imbarazzo, Undicisettembre.info ha pubblicato un ampio articolo.
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