Sia chiaro: non voglio istigarvi a farlo, ma è importante sapere che intercettare una conversazione telefonica cellulare è fattibile, e per di più con un investimento piuttosto modesto, nonostante le promesse di chi qualche anno fa sbandierò la telefonia mobile digitale GSM come una garanzia di riservatezza.
Lo ha dimostrato recentemente dal vivo l'informatico Chris Paget alla conferenza di sicurezza informatica Defcon 18 tenutasi a Las Vegas. Paget ha creato quello che lui chiama un "IMSI catcher", ossia un "acchiappa-IMSI": un apparecchio, autocostruito spendendo circa 1500 dollari (cifra più che abbordabile per un malintenzionato), che simula un'antenna della rete cellulare GSM di uno specifico operatore telefonico scelto a piacimento dall'informatico, trasmettendo allo stesso modo e annunciandosi con lo stesso codice identificativo.
I telefonini in sala hanno iniziato a connettersi all'apparecchio di Paget anziché alla vera rete telefonica cellulare perché il suo segnale era più forte. I cellulari connessi potevano effettuare telefonate in modo assolutamente normale, ma non ne potevano ricevere. A parte un breve messaggio di avviso, per gli utenti cellulari l'acchiappaIMSI di Paget era indistinguibile da un'antenna vera.
Fatto questo, Paget era in grado di ascoltare e registrare qualunque telefonata cellulare che passasse dal suo apparecchio, memorizzando anche gli identificativi IMSI (International Mobile Subscriber Identity), IMEI (International Mobile Equipment Identity) dell'utente e del telefonino, e tutti i numeri chiamati.
Come è possibile? Dopotutto uno dei punti di forza della telefonia digitale GSM è che il segnale è automaticamente cifrato. Paget ha spiegato che il sistema GSM, utilizzato in quasi tutto il mondo, ha un problema di sicurezza davvero notevole e ben poco conosciuto: un'antenna (legittima o meno) è in grado di ordinare ai telefonini che la usano di disattivare la cifratura delle chiamate. E di farlo senza informare gli utenti. "Se io decido di non abilitare la cifratura, non faccio altro che disabilitarla. Tutto qui" ha detto Paget, spiegando che lo standard GSM specifica che gli utenti devono essere avvisati quando viene disabilitata la cifratura che protegge le loro conversazioni, ma i fabbricanti di cellulari scelgono di non mostrare questo avviso. Inoltre il GSM non prescrive l'autenticazione delle stazioni radio base: in altre parole, chiunque può realizzare una finta antenna cellulare e mettersi in ascolto.
Il problema non viene risolto utilizzando telefonini 3G che adoperano lo standard UMTS, perché c'è un trucchetto estremamente semplice: basta utilizzare un generatore di rumore radio e un amplificatore per coprire il segnale UMTS della rete e obbligare quindi i cellulari a commutare al sistema GSM. L'unico limite dell'apparecchiatura di Paget, decisamente meno costosa di quella utilizzata per le intercettazioni legali, è che richiede che l'utente intercettato si trovi nel suo raggio d'azione.
Ovviamente intercettare una telefonata è un'operazione illegale, come lo è interferire nelle comunicazioni creando falsi ripetitori cellulari. Paget è riuscito a farlo legalmente (nonostante le proteste delle autorità) ricorrendo a un espediente ingegnoso: ha svolto la propria dimostrazione sulla frequenza dei 900 MHz, che in Europa è usata appunto per la telefonia mobile GSM ma negli Stati Uniti è libera per l'uso da parte dei radioamatori, e Paget è un radioamatore. In pratica ha simulato un ripetitore GSM europeo, compatibile con i telefonini americani quadribanda.
A che scopo realizzare questa dimostrazione spettacolare? Per far vedere che il sistema GSM è insicuro e intercettabile con pochissima spesa, checché ne dica la GSM Association, e va abbandonato in favore di soluzioni più moderne. Ora che gli utenti lo sanno, potranno scegliere se tutelare la propria riservatezza meglio di quanto facciano i venditori, per esempio scegliendo modelli di telefonino che possono essere impostati in modo da non usare il sistema GSM e collegarsi solo via UMTS (3G) oppure adottando una cifratura aggiuntiva delle chiamate, per esempio con i sistemi VOIP per telefonare usando le funzioni di trasmissione dati. L'importante, come sempre, è non cullarsi in una falsa sensazione di sicurezza e non fidarsi delle promesse dei venditori.
Fonti: NetworkWorld, DarkReading, NetworkWorld, Forbes.com, Dw-world.de, The Register.
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