Ticinonline segnala l'annuncio della scoperta di un “cratere formatosi a seguito dell'impatto di un meteorite” nell'area di Bellinzona. Lo scopritore è un ufologo del “neocostituito e sedicente Gruppo ricerche eventi atmosferici anomali” (GREAA), che è talmente neocostituito che il suo sito (Greaa.ch, che punta a sites.google.com/site/greaaricerche/home) contiene ancora il lorem ipsum di prova. La pagina Facebook per ora non è messa molto meglio, ma perlomeno permette di avere un'idea dell'orientamento e dell'approccio proposto (basi segrete per le élite che si preparano al 2012 e compagnia bella).
Lo scopritore non ha divulgato il luogo esatto del presunto cratere ma dice di aver fatto segnalazione all'ufficio del geologo cantonale. Non si capisce il senso di questa segretezza del tutto antiscientifica. Anzi, secondo il giornale La Regione Ticino di stamattina, lo scopritore sarebbe addirittura andato presso un avvocato-notaio per depositare il brevetto. Un brevetto su un cratere? Mica è un'invenzione. O forse sì, ma non nel senso brevettuale del termine.
Marco Cagnotti, presidente della Società Astronomica Ticinese, ha già raccomandato prudenza e chiesto di essere contattato dallo scopritore, dando disponibilità per una verifica sul posto.
C'è una possibile spiegazione banale per il fatto che un cratere di ben 590 metri per 320, situato nel bel mezzo di una zona densamente abitata e dettagliatamente cartografata, non sia stato notato dagli addetti ai lavori in tutti questi anni ma sia stato scoperto solo ora da un ufologo: forse l'ufologo ha trovato il “cratere” su Google Maps, non sul terreno. Guarda caso, La Regione Ticino parla proprio di “immagini satellitari” usate per effettuare la scoperta.
Ma le altimetrie di Google Maps contengono veri e propri buchi dovuti ad errori di misurazione o elaborazione, ed è facile, per l'occhio del dilettante, scambiarli per crateri. Qui accanto ne vedete uno, scoperto nel 2008 da un lettore, Francesco53, che ringrazio per la segnalazione. All'epoca Francesco53 non si era fiondato dal notaio ma aveva contattato le autorità cantonali per verificare ogni ipotesi alternativa al cratere meteorico: avendo poi scoperto che si trattava di bachi di Google Maps e Google Earth mi aveva segnalato il fatto come chicca.
Tornando alla presunta scoperta meteorica di questi giorni, se fosse vera sarebbe una scoperta magnifica, ma vale sempre la regola fondamentale: fateci vedere le prove. Poi ne parliamo, senza escludere in partenza nessuna ipotesi.
Visto che l'ufologo non sembra intenzionato a divulgare l'ubicazione della sua presunta scoperta, che ne dite di fare una ricerca di gruppo e trovare il “cratere”? Sappiamo che misura 590 metri per 320 e che è accompagnato da crateri secondari che “presentano la direzione dell'asse maggiore comune”, per citare la relazione dell'ufologo riportata da La Regione Ticino. Se trovate qualcosa, segnalatemelo privatamente via mail. Buona caccia!
2011/02/10
Non perdetevi nei commenti qui sotto le reazioni leggermente scomposte di due persone che dichiarano di far parte dell'associazione ufologica GREAA, che accusano il giornalista de La Regione Ticino di non aver capito un'acca e di aver sbagliato a riportare le misure. L'accesso al sito del GREAA, nel frattempo, è stato chiuso ed ora è consentito solo su autorizzazione, ma ho conservato alcune schermate del suo loremipsistico aspetto:
Se qualcuno avesse dei dubbi sul tenore delle idee del GREAA, suggerisco una lettura degli argomenti segnalati nel suo feed Twitter. Il feed indica inoltre che ci sarebbe anche una risposta alle mie osservazioni, ma il sito Ufologia.biz che la ospita non è accessibile (e ovviamente si insinua che sia colpa mia).
Molta polemica, ma nessuna intenzione (almeno finora) di fare la cosa più semplice: pubblicare le coordinate del presunto cratere e lasciare che gli esperti valutino le asserzioni dell'associazione ufologica.
2011/02/11
Sono stato contattato via mail dallo scopritore del presunto cratere, che non ha voluto rispondere alle mie semplici domande sulla sua asserita scoperta (se non vuole divulgare dove si trova, almeno dica quanto misura esattamente, come lo ha scoperto e che elementi geologici di prova ha raccolto). Il rappresentante del GREAA ha preferito un linguaggio intimidatorio: “Ora e spero di essere chiaro, ti invito a non volrmi piu contattare ne privatamente ne in qualsiasi altra maniera. Ogni tua intrusione sarà considerata molesta e pertanto denunciata al Ministero pubblico Ticinese... prima che mi girino la palle a elica .......fino ad ora io l'ho presa molto sul ridere ti avviso che non mi sono ancora minimamente incazzato questo per darti un idea della misura che non devi oltrepassare."
Credo che non serva aggiungere altro. Non resta che aspettare che vengano presentate le prove di questa sensazionale scoperta, anche se ho il presentimento che non ne sentiremo più parlare.
Chi volesse approfondire le vere tecniche e i veri successi nel campo della ricerca dei crateri meteorici terrestri può dare una sfogliata all'Earth Impact Database e all'Impact Database o alla scoperta di un ricercatore italiano, Vincenzo De Michele, effettuata tramite Google Earth e confermata e pubblicata su Science. C'è anche una miniguida per aspiranti cacciatori di crateri che spiega cosa fare se si sospetta di aver scoperto un cratere e come riconoscerlo. Vale la pena di notare che l'intimidazione ai giornalisti che osano fare domande non fa parte della procedura.
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