2013/02/03

La TV svizzera insegue i truffatori del Web

Venerdì scorso la trasmissione Patti Chiari della Radiotelevisione Svizzera ha dedicato una puntata intera al problema delle truffe online, specialmente quella detta “alla nigeriana” (la promessa di un lauto incasso se la vittima anticipa una piccola somma), e quella del ricatto tramite sesso via webcam (la sessione video della vittima viene registrata e poi il truffatore minaccia di divulgare la registrazione compromettente).

Istintivamente viene da pensare che non ci possa cascare più nessuno, ma non è così: le truffe costruiscono documenti falsi e attingono a notizie di cronaca reali per autenticarsi e rendersi credibili. E non bisogna sottovalutare la forza persuasiva di chi offre un legame sentimentale a chi si sente solo.

La trasmissione, alla quale ho partecipato creando un piccolo honeypot, ha raccolto testimonianze di vittime e rintracciato i truffatori, che oggi hanno come base principale la Costa d'Avorio. Il comandante della cellula di polizia specializzata nella lotta al crimine informatico in quel paese è stato ospite in studio e ha presentato i dati e i risultati della sua attività, mostrando anche l'inseguimento e l'arresto di uno di questi criminali. C'è anche chi cerca di proteggere le vittime e vendicarsi dei truffatori compiendo vere e proprie intrusioni nei loro computer.

Se vi interessa l'argomento, soprattutto per capire come funziona tutto il meccanismo della truffa, chi sono i truffatori e i truffati e quali sono le responsabilità degli intermediari involontari come Western Union, la puntata è disponibile in streaming qui sul sito della RSI. Anche la sezione dei commenti della trasmissione è decisamente illuminante.

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