Domani sera (12/7) alle 21 ora italiana, salvo intoppi tecnici dell'ultimo momento, parteciperò a un Google Hangout insieme a Massimo Mazzucco di Luogocomune.net, noto sostenitore delle tesi alternative sugli eventi dell'11 settembre. Segnalerò qui i dettagli su come seguire il dibattito non appena li avrò.
Ormai la ricerca sull’11 settembre, per quanto mi riguarda, è un capitolo chiuso (salvo eventuali novità) e il blog Undicisettembre.info ha da tempo voltato pagina, dedicandosi alle interviste ai protagonisti di quel giorno (segnalo l'intervista di Hammer a Dan Holdridge, che lavorava nel Pentagono) e ad aspetti corollari, come quest'esperienza personale sull'attendibilità dei testimoni a caldo. Ma se mi invitano a un dibattito corretto e civile sul cospirazionismo undicisettembrino, partecipo sempre volentieri.
Aggiornamento
Il video di presentazione con i dettagli è disponibile qui su Youtube. Per chi non potesse seguire l’Hangout in diretta, dovrebbe essere resa disponibile una registrazione su Youtube.
La diretta del dibattito è qui sotto (http://youtu.be/b-I_RFxh7Vw, ma leggete gli aggiornamenti più sotto): dopo la diretta, lo stesso link ospiterà la registrazione.
Aggiornamento post-dibattito (2013/07/11)
Il calcolo delle forze di crollo chiesto insistentemente da Mazzucco è disponibile in almeno tre lavori tecnici: uno è Progressive Collapse of the World Trade Center: A Simple Analysis di Keith Seffen, del Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Cambridge, pubblicato sul Journal of Engineering Mechanics di febbraio 2008 (una sintesi divulgativa è disponibile in questo articolo); "Single Point of Failure: How the Loss of One Column May Have Led to the Collapse of WTC 7", sempre di Seffen, su Structure Magazine di novembre 2007; e Collapse of World Trade Center Towers: What Did and Did Not Cause It?, di Zdenek P. Bazant, Jia-Liang Le, Frank R. Greening e David B. Benson. Bazant è professore di ingegneria civile e scienza dei materiali alla Northwestern University in Illinois e l'articolo è pubblicato sotto l'egida del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale della medesima università.
Il concetto generale di collasso progressivo, valido per tutte le strutture ed esemplificato dal crollo di Ronan Point che ho citato, è documentato per esempio dal rapporto The Impact of the Ronan Point Collapse - 25 Years After (Elsevier) ma è descritto anche qui in Wikipedia. Ne parla qui la BBC.
Il libro che ho mostrato è Why Buildings Fall Down, di Matthys Levy e Mario Salvadori, pubblicato inizialmente nel 1992 e riedito in versione aggiornata nel 2002 per tenere conto del crollo delle Torri Gemelle (pagine 263-268). Ne esiste anche un'edizione ulteriormente aggiornata, pubblicata nel 2012.
Se a Mazzucco questi calcoli presentati da esperti di settore su riviste specialistiche o edite da dipartimenti specialistici non soddisfano e lui ritiene di saperne di più, è esclusivamente un problema suo.
A parte la sequenza di “non lo so” che Mazzucco ha presentato quando gli ho chiesto di spiegare come sarebbero andate le cose secondo lui e il suo insistente rifiuto dei pareri tecnici e delle esperienze dei vigili del fuoco che erano sul posto, l'aspetto più interessante del dibattito, a mio parere, è che Mazzucco ha accusato alcuni dei passeggeri dei voli dirottati di non essere stati a bordo degli aerei. E quindi, se ne deduce, secondo lui questi passeggeri hanno mentito e simulato la propria morte di fronte ai propri familiari facendo loro delle telefonate e fingendo di essere a bordo (intorno a 1:48:00: “i passeggeri non erano sull'aereo”, dice per esempio Mazzucco). Questo, però, non se l'è sentita di dirlo a chiare parole. Cretinata troppo monumentale persino per un cospirazionista?
L'articolo sulle telefonate che ho citato è Le telefonate dai quattro voli dirottati di John su Undicisettembre.info. Sullo stesso sito c'è anche un approfondimento ulteriore, United 93: le telefonate “incongruenti”, sempre di John.
La questione dei soldi raccolti da Richard Gage (portavoce del gruppo di architetti e ingegneri pro-complotto ripetutamente citato da Mazzucco) e ora apparentemente mancanti, alla quale ho accennato, è spiegata qui.
Richard Gage impegnato in una dimostrazione scientifica del crollo delle Torri Gemelle. No, non è uno scherzo. Fa davvero così. |
Il dibattito ha insomma messo in luce la scarsità dei risultati delle indagini di Mazzucco e dei cospirazionisti in generale: dopo dodici anni sanno soltanto ripetere il mantra “la versione ufficiale è falsa”. Ma se si chiede loro come siano andate allora le cose, non lo sanno. Se si chiede loro di portare le proprie accuse fino alle loro logiche implicazioni, si bloccano, perché si rendono conto che comportano l'insinuazione infamante che i vigili del fuoco e gli ingegneri e architetti siano tutti collusi e omertosi oppure, come ha suggerito lo stesso Mazzucco nel dibattito, non parlino perché hanno paura. Gente che entra negli edifici in fiamme per salvare gli altri sarebbe codarda? Glielo vada a dire in faccia.
Questo è il complottismo: tirare letame su tutto e tutti (e il turpiloquio al quale si è abbassato Mazzucco ne è un esempio emblematico e letterale, quando s'è messo a definire “cagate” alcune affermazioni degli esperti). Per chi avesse ancora dei dubbi che non sia così, adesso c'è un video che lo documenta bene.
Il dibattito con Mazzucco andava fatto, se non altro per non dargli più modo di asserire un giorno sì e l'altro pure che rifiuto il confronto. Il confronto l'ha avuto; adesso la smetta di lagnarsi. Se ha ancora domande da fare sull'11 settembre, le vada a fare ai tecnici.
Aggiornamento (2014/08/17)
Dai commenti mi segnalano che il video del dibattito è stato reso privato. Non sono al corrente delle ragioni di questo cambiamento e di certo non l'ho voluto io. Anzi, visto che qualcuno ha deciso che il video non si deve vedere, l'ho messo online e scaricabile su un mio server, al riparo da contestazioni e rimozioni d'autorità [aggiornamento: ho traslocato il sito e non l’ho più caricato; non ho tempo di recuperarlo. Scusate].
Aggiornamento (2014/08/17)
Il video è di nuovo visibile, ma il suo link (http://youtu.be/b-I_RFxh7Vw) è riservato (non è in elenco di Youtube) e le statistiche di visualizzazione sono disabilitate per motivi che non conosco.
Aggiornamento (2018/03/25)
Nei commenti mi segnalano che il canale Youtube che ospitava il video tagliato è stato chiuso e che la mia copia del video integrale non è più scaricabile dal mio sito. Purtroppo non l’ho più caricata durante uno dei riordini del mio sito e non ho tempo da dedicare a recuperarla da chissà quale dei miei dischi d’archivio. Credo che basti il video in cui confronto la versione originale con quella tagliata.
Aggiornamento (2019/02/04)
Un lettore, Bluntamil 80, mi segnala che il video tagliato è stato ripubblicato. Eccolo:
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