2013/08/02

Facebook Graph Search: prova pratica del trovatutto pasticcione

Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il 02/08/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.

Graph Search, il motore di ricerca interno di Facebook annunciato a gennaio del 2013, è ora disponibile a molti utenti e sta rivelando le sue vere potenzialità. Al suo debutto, riservato a pochi utenti fortunati, sono comparsi degli esempi di ricerca (come Actual Facebook Graph Searches) che indicavano questo nuovo servizio di Facebook come una sorta di miniera d'oro per gli stalker. Poter cercare, per esempio, “donne single nelle mie vicinanze alle quali piacciono gli uomini e piace ubriacarsi" ha suscitato una certa inquietudine in parecchi utenti.

Il Disinformatico ha acquisito un account Facebook sul quale Graph Search è già attivo (bisogna usare Facebook in inglese e fare richiesta a Facebook), confermando che effettivamente è facile usarlo per far emergere informazioni e immagini imbarazzanti. Per esempio, sarà interessante sapere come si sentiranno tra qualche anno, quando si candidano per un lavoro, le persone ritratte nelle immagini che emergono cercando "uomini sotto i 21 anni ai quali piace Justin Bieber e che vivono in Canton Ticino"; sì, questo è il livello di capillarità e precisione offerto da Graph Search. Ma è anche emerso un fatto forse più preoccupante e significativo di quanto lo sia questo potenziale di stalking o figuracce: Graph Search sbaglia moltissimo e può causare equivoci molto gravi.

Per esempio, una ricerca di "persone che vivono a Lugano e alle quali piace il razzismo" (scritta in inglese, unica lingua per ora gestita da Graph Search) ha prodotto come risultato una serie di persone (compreso almeno un personaggio politico) che invece sono contrarie al razzismo e lo hanno dichiarato cliccando "Mi piace" su profili Facebook di movimenti antirazzisti.

Per evitare di finire in situazioni equivoche conviene insomma seguire i consigli d'impostazione descritti in questo articolo precedente del Disinformatico e fare molta attenzione non solo ai "Mi piace" che concediamo, ma anche ai rischi d'errore da parte di Graph Search, che possono rendere compromettente un "Mi piace" assolutamente innocuo e positivo.

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