La Ribellione delle Macchine è cominciata. Le fotocopiatrici non sono più schiave diligenti che ricopiano fedelmente quello che viene dato loro da duplicare. Da tempo, silenziosamente, pazientemente, hanno iniziato ad alterare subdolamente le fotocopie, scambiandone numeri qua e là, senza dare nell'occhio.
È la scoperta di un informatico tedesco: si è accorto che le copie prodotte da alcune fotocopiatrici della Xerox (e, si sospetta, anche di altre marche), se settate sulla modalità definita “normale”, cambiavano i numeri nei disegni tecnici, come nell'esempio qui accanto.
Immaginate quali possono essere le conseguenze di una fotocopia che riporta un dosaggio alterato di un farmaco o una misura sbagliata di un componente di precisione. Immaginate di andare in tribunale e cercare di giustificare la fatturazione falsa dicendo che la fotocopiatrice vi ha cambiato i dati. Buona fortuna.
Come è possibile? Semplice: qualche genio ha avuto l'idea brillante di introdurre un algoritmo lossy come opzione di scansione dei documenti. Questo, a casa mia, si chiama un epic fail. I dettagli sono qui.
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