Se una
testata autorevole come Time
lancia un titolo che dice “Questo
asteroide gigante potrebbe colpire la Terra entro vent'anni”,
il brivido di panico è un po' più giustificato di quando lo
annuncia, come capita spesso, qualche blog catastrofista.
L'asteroide
in questione è un macigno di circa 400 metri di diametro, denominato
2013 TV135, che è stato scoperto dieci giorni fa da un gruppo di
astronomi dell'Ucraina. La scoperta è stata confermata da altri
cinque gruppi di astronomi in vari paesi del mondo. La data d'impatto
prevista è il 26 agosto 2032 e l'esplosione sarebbe equivalente a 50
delle bombe atomiche più grandi mai fatte esplodere: circa 2500
megatoni.
È il caso di
correre verso le colline? Di costruirsi un rifugio nel cuore di una
montagna nell'Himalaya? Parrebbe di sì, fino al momento in cui si
legge tutto l'annuncio della rivista statunitense e si scopre che
“gli scienziati non sono certi che il pianetino
colpirà davvero la Terra”.
Se poi si va
a leggere una fonte tecnica, come il comunicato
stampa della NASA sulla stessa notizia, salta fuori che quel “non
sono certi che colpirà”
è in realtà un “sono praticamente sicuri che non
colpirà”. Le probabilità
calcolate dalla NASA sono infatti attualmente una su 63.000, e si
prevede che diminuiranno ulteriormente man mano che verranno raccolti
dati sulla traiettoria dell'oggetto.
Don
Yeomans, responsabile del Near-Earth Object Program Office della NASA
a Pasadena, in California, ha dichiarato che “l'attuale
probabilità di un mancato impatto è circa il 99,998%”.
Sonni tranquilli, dunque, ma con un pensiero grato a chi sorveglia il
cielo e magari uno meno grato a chi fa allarmismi ingannevoli.
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