Lei è
Cassidy Wolf, diventata celebre per due ragioni. La prima è che è
stata eletta Miss Teen USA. La seconda è che è stata spiata in
camera propria, mentre si svestiva, tramite la webcam del suo
computer.
Il guardone
ha registrato le immagini e le ha inviate via mail alla ragazza,
minacciando di trasmetterle a tutti gli amici della miss se lei non
gli avesse mandato altre immagini di “buona
qualità" (indovinate
in che senso) o se non fosse andata in video su Skype con lui per
fare quello che le chiedeva.
Cassidy non
si è piegata al ricatto ma ha chiamato l'FBI, che ha trovato sul
laptop della ragazza due RAT, ossia due software ostili di comando a
distanza, scaricati e installati non si sa bene come. Rintracciare
chi li stava usando non è stato facile: le mail provenivano da un
indirizzo non tracciabile. Ma il guardone ha commesso un errore,
perché le sue sessioni di voyeurismo passavano da No-ip.org, che ha
fornito i dati delle sessioni all'FBI.
L'account
No-ip.org usato per quelle sessioni era intestato a un signor
Abrahams con l'alias "cutefuzzypuppy".
A quel punto è stato sufficiente fare una ricerca in Google con
quell'alias per scoprire i messaggl pubblici lasciati dallo spione e
fare una capatina su Facebook per trovare il profilo di Jared, figlio
diciannovenne del signor Abrahams. Lo hanno pedinato a scuola, in
California, e hanno scoperto, grazie alla collaborazione dei servizi
informatici dell'istituto, che il giovane si era collegato ai
computer delle vittime usando i PC scolastici. Jared è stato
arrestato.
Quel
"vittime", al plurale, è purtroppo corretto: l'FBI ha
infatti trovato
altre ragazze spiate da Jared Abrahams. Fra l'altro, Cassidy Wolf non
aveva alcun sentore di essere sorvegliata tramite la webcam del
computer perché la spia della telecamera non si accendeva quando
Abrahams la usava per guardarla. Jared aveva infatti raccolto
informazioni su quali marche e modelli di laptop potevano essere
comandati in modo da accendere la webcam senza far illuminare la
spia.
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