Fonte: Wikipedia. |
Prima del BASIC, programmare un computer per fargli fare qualunque cosa richiedeva l'apprendimento di linguaggi arcani e specialistici, come il FORTRAN o l'Algol o, peggio ancora, l'assembly; ma Kemeny e Kurtz volevano che anche uno studente non specializzato potesse usare un computer, e per questo serviva un modo per programmare che usasse parole intuitive e comuni. Per esempio, l'istruzione di stampare doveva essere PRINT (“stampa” in inglese); se era necessario gestire una condizione, allora il linguaggio doveva usare le istruzioni IF e THEN (“se” e “allora”).
C'era anche un'altra innovazione fondamentale nel BASIC: il programma poteva essere avviato immediatamente. A noi sembra ovvio e normale, ma cinquant'anni fa, invece, creare un programma era come giocare a scacchi per corrispondenza: si doveva scrivere tutto il programma su schede perforate (di carta), dare il pacco di schede a un operatore e poi aspettare il risultato. Il procedimento richiedeva spesso un giorno intero, per cui era fondamentale scrivere il programma correttamente al primo tentativo, altrimenti si perdevano giorni e giorni. Con l'arrivo del BASIC quest'attesa spariva: il programma veniva provato al volo.
Non va sottovalutata, infine, l'importanza di un'altra scelta di Kurtz e Kemeny: quella di distribuire il proprio lavoro creativo gratuitamente. Il BASIC fu infatti messo a disposizione di tutti, dando così a chiunque la possibilità di provare l'ebbrezza di comandare un computer invece di esserne operatori passivi di cose fatte da altri, e vive ancora oggi per esempio nel Visual Basic di Microsoft.
Se avete vissuto quel periodo, ricorderete le giornate spese a digitare programmi, spesso trascrivendoli a mano dalle riviste specializzate (non c'era Internet e i dischetti costavano molto più della carta), e a creare programmi dal nulla. Fra quei pionieri c'era anche un certo Steve Wozniak, che capì che per vendere i primi personal computer che aveva progettato insieme al suo amico e socio era necessario dotarlo di un sistema che consentisse agli utenti comuni di programmarli e così scrisse il BASIC per i computer Apple I e II. L'amico, ovviamente, era Steve Jobs, e la storia incredibile del BASIC di Wozniak è raccontata direttamente dal protagonista in questo articolo. Anche un altro giovane informatico si era cimentato nel creare il BASIC per i computer basati su microprocessori Intel: era un certo Bill Gates. E il resto, come si suol dire, è storia.
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