Se ne parla un po' dappertutto: un utente di Facebook, Jay Branscomb, ha pubblicato una foto di Steven Spielberg scattata sul set di Jurassic Park accanto a un modello in grandezza naturale di un triceratopo, l'ha condita con una didascalia nella quale la definiva una “foto vergognosa di un cacciatore per diletto che posa allegramente accanto a un triceratopo che ha appena massacrato. Condividete, affinché il mondo possa dare un nome a quest'uomo riprovevole e svergognarlo”.
Alcuni utenti non hanno capito l'umorismo della didascalia, non hanno riconosciuto né Spielberg né tanto meno il dinosauro, e hanno preso sul serio le parole di Jay Branscomb, commentandole con indignazione. La foto è stata commentata oltre 5000 volte e condivisa oltre 30.000, spingendo alcuni a presentarla come una dimostrazione dell'ignoranza abissale degli utenti di Facebook, che non solo non sanno identificare uno dei più famosi registi contemporanei ma non sanno neppure che i dinosauri sono estinti da qualche milione di anni.
Ma in realtà non è possibile sapere se i commenti sono seri o se sono invece una risposta altrettanto umoristica alla battuta iniziale di Branscomb, e comunque 30.000 condivisioni sono nulla rispetto al miliardo e 300 milioni di utenti di Facebook: non rispecchiano di certo la visione o la cultura generale di tutti gli utenti di questo social network.
Si tratta probabilmente, insomma, di quella che in inglese viene chiamata manufactroversy, ossia una controversia fabbricata a tavolino per ottenerne un guadagno. Il guadagno, in questo caso, deriverebbe dalle visite degli utenti a siti come il Daily Mail britannico, che ospitano questa “notizia” e ne approfittano per propinare pubblicità agli utenti.
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