L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2016/02/19 8:15.
Durante la puntata precedente del Disinformatico radiofonico su ReteTre è arrivata in diretta la segnalazione di un ascoltatore, Benat, che diceva che stava circolando un messaggio che invitava i proprietari di iPhone a impostare la data dell’1/1/1970 e riavviarlo per ricevere un “uovo di Pasqua” ma era in realtà un inganno piuttosto pesante: chi seguiva quest’invito si trovava con lo smartphone completamente bloccato e impossibile da riavviare o ripristinare. L’unico rimedio era riportarlo a un negozio per l’assistenza tecnica. Durante la diretta non c’è stato tempo di verificare la segnalazione, per cui ho promesso di parlarne nella puntata successiva e di scriverne qui.
L’inganno è reale, quindi non impostate il vostro iPhone al primo gennaio 1970: se è un modello 5s o superiore, dopo un riavvio si bloccherà completamente. La stessa avvertenza vale per gli iPad Air e iPad Mini 2 e per gli iPod touch di sesta generazione. Apple raccomanda di non impostare date di maggio 1970 o precedenti e dice che un aggiornamento software imminente permetterà di prevenire il problema.
L’unico modo noto finora per sbloccare un dispositivo bloccato in questa maniera è lasciare che la sua batteria si scarichi completamente, oppure aprirlo (cosa non facile) e scollegare la batteria.
Lo scherzo è nato presso 4chan, famoso (o famigerato) luogo online di raduno di internauti che hanno una propensione per le provocazioni, le trasgressioni e gli scherzi di dubbio gusto.
Ma perché gli iCosi hanno questo strano comportamento? E come mai ce l’hanno soltanto certi modelli? La spiegazione esatta è per ora ignota, ma è presumibilmente legata a due fatti indiscussi: il primo è che tutti i dispositivi colpiti hanno processori a 64 bit e il secondo è che l’1/1/1970 non è una data a caso ma è il giorno d’inizio della cosiddetta epoca Unix, ossia è la data dalla quale i sistemi operativi basati su Unix (come appunto iOS) iniziano per convenzione a contare il tempo, rappresentandolo come il numero di secondi trascorso da allora (per la precisione dalle 0:00:00 dell’1/1/1970).
In attesa di eventuali chiarimenti da Apple, la teoria prevalente sul problema di data degli iCosi è quindi che le loro versioni a 64 bit sbagliano a gestire i calcoli del tempo quando la data è vicina allo zero dell'epoca Unix. Tom Scott ipotizza che ci sia di mezzo un integer underflow: una sorta di millennium bug legato alla gestione delle date in Unix. Comunque stiano le cose, lasciate stare la data del vostro dispositivo: il tempo è una cosa seria.
Fonti aggiuntive: Gizmodo, Catb.org, Apple, Ars Technica.
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