Uno dei problemi principali della sicurezza dei dispositivi Android è la mancanza di aggiornamenti del sistema operativo: molti utenti non solo non aggiornano il proprio telefonino o tablet, ma non lo possono proprio aggiornare perché l’operatore o il produttore non prepara e non distribuisce gli aggiornamenti. Questo può avere conseguenze molto più gravi di quello che molti utenti immaginano.
Per esempio, Blue Coat Labs segnala che i telefonini Android non recenti (che usano versioni di Android fino almeno alla 4.4) possono essere attaccati con un ransomware che li blocca, mostrando pubblicità persistenti che impongono alla vittima di comperare 200 dollari di carte prepagate iTunes. L’attacco è particolarmente aggressivo perché avviene senza l’interazione dell’utente e non viene visualizzata la normale finestra di dialogo che descrive le richieste di permessi delle applicazioni.
Un utente colpito può copiare i propri file dal telefonino infetto e poi entrare in recovery mode per reinstallare una versione di Android non infetta, ma si tratta di un compito al di sopra delle capacità dell’utente medio, per cui molti rischiano di trovarsi costretti a pagare i criminali per riavere il controllo del proprio telefonino e soprattutto i propri dati.
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