Potevo mettere qui un’immagine del logo di Facebook, ma preferisco metterci un bel gatto. |
Se inoltre siete utenti di Facebook, pensate a quante informazioni magari intime avete immesso, pensando che fossero private, e pensate all'idea di trovarvi sullo schermo pubblicità basate su quelle informazioni. Siete tranquilli? Probabilmente no.
Facebook non è l’unica azienda a fare questo genere di profilazione, ma è insieme a Google quella che ha più informazioni personali sugli utenti, e questo può causare problemi d’invadenza.
Se avete un account Facebook e preferite che il social network non vi proponga pubblicità personalizzate, andate a https://www.facebook.com/settings?tab=ads e impostate tutto a No. A questo link, invece, potete vedere quali preferenze pubblicitarie sono state scelte per voi in base alle vostre abitudini e potete eliminare quelle che non gradite.
Se non avete un account Facebook, siete comunque coinvolti in questa novità: l’annuncio dice chiaramente che Facebook sta “espandendo Audience Network in modo che gli inserzionisti e gli sviluppatori possano mostrare pubblicità migliori a tutti – compresi coloro che non usano o non sono connessi a Facebook” (“expanding Audience Network so publishers and developers can show better ads to everyone – including those who don’t use or aren’t connected to Facebook”).
Per contenere l’invasività di questo tipo di tracciamento potete prendere varie misure:
– Su un dispositivo iOS, andate in Impostazioni - Privacy - Pubblicità e attivate Limita raccolta dati.
– Su un dispositivo Android, andate in Impostazioni - Google - Annunci e attivate Disattiva annunci basati sugli interessi.
– Su un personal computer, potete installare un adblocker come per esempio Ublock (gratuito, per tutti i principali browser).
– Potete anche andare alla pagina apposita della Digital Advertising Alliance (dopo aver abilitato temporaneamente i cookie) e disattivare tutte le personalizzazioni pubblicitarie.
– In alternativa, prendete l’abitudine di usare la navigazione privata, ma tenete presente che ha il difetto di non darvi accesso automatico ai vostri account proprio perché non ricorda nulla delle vostre navigazioni.
Sì, lo so: anche il Disinformatico ospita il “Mi piace”. Ma dopo questa svolta di Facebook lo toglierò.
Aggiornamento 2016/06/29 10:20. Ho tolto il pulsante “Mi piace” da questo blog.
Fonti: Graham Cluley, ZDNet.
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