Una Tesla Model S simile a quella dell’incidente. |
La notizia ha comprensibilmente scosso non solo i proprietari di auto Tesla ma anche chi segue la rapida evoluzione dei veicoli a guida assistita o autonoma. Prima di saltare a conclusioni affrettate e diffondere dicerie ingannevoli è meglio riassumere i fatti noti a questo punto e correggere alcune storture (o vere e proprie bufale come quelle di Blitz Quotidiano) che stanno iniziando a circolare.
Per chi ha fretta
Joshua Brown con la sua Tesla (NYT). |
– L’auto, guidata dal quarantenne Joshua Brown, viaggiava con l’Autopilot inserito. L’Autopilot è un sistema di guida assistita (non autonoma) che mantiene l’auto in corsia e frena se rileva un pericolo, ma il conducente resta responsabile della condotta del proprio veicolo.
– Né il conducente né l’Autopilot hanno azionato i freni.
– La Tesla ha colpito la fiancata del rimorchio dell’automezzo commerciale, privo di barriere laterali anti-intrusione, ed è passata sotto il rimorchio stesso. L’abitacolo dell’auto è stato tranciato.
– L’auto ha proseguito la propria corsa uscendo di strada, attraversando una recinzione e finendo in un campo, fermandosi contro un palo dell’elettricità.
– Il conducente è morto sul luogo dell’incidente.
– Il conducente del camion, il sessantaduenne Frank Baressi, accorso sul luogo dove si è fermata l’auto, ha dichiarato di aver udito, ma non visto, quello che ha descritto come “un film di Harry Potter sullo schermo dell’auto”. Tesla Motors ha sottolineato che lo schermo dell’auto non è in grado di riprodurre video. È possibile che si sia trattato di un audiolibro, che il conducente della Tesla ascoltava abitualmente in auto, come si nota nel suo canale Youtube.
– Nella Tesla sono stati trovati un lettore DVD e un laptop, ma entrambi erano spenti (Reuters).
– Il conducente del camion e una testimone affermano che la Tesla viaggiava ad alta velocità: secondo la stima della testimone, oltre 136 km/h.
– Per un destino amaro, Brown era noto nel mondo delle auto a guida assistita perché recentemente aveva pubblicato un video nel quale mostrava come la sua Tesla aveva sterzato autonomamente per evitare un camion che gli stava tagliando la strada nel cambiare corsia in autostrada. Il video era stato segnalato anche da Elon Musk, CEO di Tesla Motors.
– Tesla Motors, in una nota di cordoglio, ha annunciato di aver notificato l’incidente immediatamente alla National Highway Traffic Safety Administration, ente che si occupa della sicurezza stradale, e di aver appreso il 29 giugno che l’NHTSA ha avviato una “valutazione preliminare” sul funzionamento dell’Autopilot durante l’incidente.
– Per chi ha paura che le Tesla e in generale le auto a guida autonoma o assistita siano un pericolo, non va dimenticato che i sistemi di guida assistita sono degli ausilii di guida. La pericolosità di una Tesla dipende dal suo conducente, non dall’auto.
I fatti in dettaglio
Secondo quanto è emerso fin qui, l’auto stava procedendo lungo una superstrada a doppia carreggiata (divided highway), la US 27, vicino a Williston, in Florida, con l’Autopilot (sistema di guida assistita, non autonoma) inserito. Sulla carreggiata opposta una motrice con rimorchio ha svoltato a sinistra per impegnare un incrocio che attraversa la superstrada; il mezzo pesante ha attraversato la carreggiata sulla quale procedeva la Tesla, presentandosi perpendicolarmente all’auto che stava sopraggiungendo.
Il luogo è quello mostrato al centro nella cartina qui sotto. Il camion era sulla carreggiata situata a nord e procedeva verso ovest; la Tesla era sulla carreggiata sud e si dirigeva verso est, come mostrato dalle frecce. La strada che attraversa verticalmente la superstrada, al centro dell’immagine, è la NE 140th Court.
Questo è lo schema pubblicato dalla Florida Highway Patrol dopo la pubblicazione iniziale di questo articolo e diffuso dal New York Times:
Secondo i dati forniti da Tesla Motors né il sistema di guida assistita né il conducente hanno azionato i freni. L’auto si è infilata di traverso sotto il rimorchio del camion, la cui parte inferiore ha tranciato la parte superiore dell’abitacolo dell’auto. Il conducente della Tesla, il quarantenne Joshua Brown, è morto sul luogo dell’incidente. Questo è il suo necrologio.
Il giorno dopo la prima diffusione della notizia, un servizio della rete televisiva ABC (video) ha mostrato le prime immagini dell’auto distrutta. L’auto si è fermata vicino all’abitazione di Bobby Vankavelaar, autore della foto mostrata qui sotto, intervistato dalla ABC nel suddetto servizio.
Credit: Bobby Vankavelaar / ABC |
Questa è una panoramica che ho creato assemblando le immagini del servizio della ABC per capire dove si trovavano i resti dell’auto al momento delle riprese: sono nella zona cerchiata, a circa 270 metri dal punto della collisione, che è nell'angolo superiore sinistro della vista dall’alto offerta da Google Maps. Confrontando il rapporto di polizia con le immagini, sembra che nelle riprese i resti siano ancora nel luogo in cui l’auto si è fermata inizialmente.
Questo è il resoconto della polizia locale a proposito dell’incidente mortale:
...on May 7 at 3:40 p.m. on U.S. 27 near the BP Station west of Williston, a 45-year-old Ohio man was killed when he drove under the trailer of an 18-wheel semi. The top of Joshua Brown’s 2015 Tesla Model S vehicle was torn off by the force of the collision. The truck driver, Frank Baressi, 62, Tampa was not injured in the crash. The FHP said the tractor-trailer was traveling west on US 27A in the left turn lane toward 140th Court. Brown’s car was headed east in the outside lane of U.S. 27A. When the truck made a left turn onto NE 140th Court in front of the car, the car’s roof struck the underside of the trailer as it passed under the trailer. The car continued to travel east on U.S. 27A until it left the roadway on the south shoulder and struck a fence. The car smashed through two fences and struck a power pole. The car rotated counter-clockwise while sliding to its final resting place about 100 feet south of the highway. Brown died at the scene. Charges are pending.
I testimoni dell’incidente aggiungono dei dettagli, tutti da verificare.
Secondo quanto dichiarato dal conducente dell’automezzo alla Associated Press, la Tesla “ha trapassato il mio rimorchio così velocemente che non ho visto [il guidatore, Joshua Brown]”. Il camionista ha dichiarato inoltre alla AP di aver visto, dopo l’incidente, che sulla Tesla c’era “Harry Potter sullo schermo della TV” (“playing Harry Potter on the TV screen”), dando l’impressione che si trattasse di un film, ma ha precisato di aver soltanto udito il sonoro. Dato che lo schermo di bordo delle Tesla non può riprodurre file video (può solo mostrare le immagini della telecamera posteriore) se non viene hackerato ad alto livello, è possibile che si sia sbagliato e abbia invece sentito il sonoro di un audiolibro. La passione di Brown per gli audiolibri è documentata.
La polizia ha confermato (Reuters) di aver trovato nell’auto un lettore di DVD portatile, ma inizialmente non ha precisato se era in uso al momento dell’incidente. Il 7 luglio 2016 ha dichiarato che il lettore di DVD e il laptop trovati in auto erano entrambi spenti (Reuters).
Una testimone che stava guidando sulla stessa carreggiata della Tesla ha dichiarato di essere stata sorpassata dalla Tesla mentre lei procedeva a 85 miglia orarie (circa 136 km/h).
Il limite di velocità sulle divided highway in Florida è 65 miglia orarie (circa 105 km/h) (Florida DOT).
La National Highway Traffic Safety Administration, ente statunitense preposto alla sicurezza del traffico, esaminerà l’Autopilot della Tesla per una valutazione preliminare allo scopo di verificare che abbia funzionato “nel modo atteso”, dice Tesla Motors nell’annunciare la notizia con cordoglio, intitolandola A Tragic Loss (“Una perdita tragica”) e precisando che si tratta del primo incidente mortale di cui è a conoscenza su circa 209 milioni di chilometri percorsi dalle Tesla mentre l’Autopilot era inserito. La media statunitense su tutti i veicoli, nota la casa automobilistica, è un incidente mortale ogni 151 milioni di chilometri.
L’NHTSA, nota la BBC, ha dichiarato che “l’apertura della Valutazione Preliminare non deve essere interpretata come un’osservazione che l’Ufficio delle Indagini sui Difetti ritiene che vi sia o non vi sia un difetto nei veicoli in oggetto” (“The opening of the Preliminary Evaluation should not be construed as a finding that the Office of Defects Investigation believes there is either a presence or absence of a defect in the subject vehicles”).
Tesla Motors, sorprendentemente, afferma già ora che “né l’Autopilot né il conducente hanno notato la fiancata bianca del camion contro un cielo fortemente illuminato, per cui il freno non è stato azionato” (“Neither Autopilot nor the driver noticed the white side of the tractor trailer against a brightly lit sky, so the brake was not applied”). Il mancato azionamento del freno è presumibilmente noto a Tesla dalla telemetria inviata dall’auto (tutte le Tesla comunicano costantemente con la sede centrale), ma la certezza con la quale vengono citate come concausa le condizioni d’illuminazione sembra indicare che il mancato rilevamento di ostacoli in queste condizioni è una questione già nota a Tesla Motors. In effetti il manuale della Tesla Model S, a pagina 58-59, dice: “Forward Collision Warning cannot always detect vehicles, bikes, or pedestrians, and you may experience unnecessary, inaccurate, invalid or missed warnings for many reasons, particularly if: [...] Bright light (oncoming headlights or direct sunlight) is interfering with the camera's view”. Non ci sono informazioni in merito nel manuale della versione 7.1 di software della Model S.
L’annuncio di Tesla Motors sottolinea anche che l’Autopilot è sperimentale (è chiaramente indicato più volte che si tratta di software beta ed è l’utente che sceglie di attivarlo), che è “una funzione di assistenza che richiede che si tengano le mani sempre sul volante” e che l’auto ricorda al conducente che deve “mantenere il controllo e la responsabilità” ed essere “pronto a intervenire in ogni momento”. In altre parole, ribadisce una cosa che molti dimenticano: l’Autopilot è soltanto un assistente di guida e non sostituisce il conducente. Le prodezze documentate su Youtube di chi toglie le mani dal volante o addirittura legge il giornale o si siede dietro sono totalmente diseducative oltre che illegali. La Tesla, almeno per ora, non è un’auto a guida autonoma, anche se il nome Autopilot forse spinge molti a pensarlo e ad abusare delle sue funzioni.
Precisazioni di Elon Musk e Mobileye
Come mai l’Autopilot non ha rilevato l’ostacolo? Questa è probabilmente la domanda che più delle altre sta turbando i proprietari di Tesla e di auto a guida assistita in generale, oltre che le case automobilistiche che producono questi veicoli. La telecamera dell’Autopilot, dice Tesla Motors, è stata ingannata dalle condizioni d’illuminazione, ma la Tesla è dotata anche di un radar: perché non è intervenuto?
Lo spiega Elon Musk, CEO di Tesla Motors in un tweet del 30 giugno: “Radar tunes out what looks like an overhead road sign to avoid false braking events”. In altre parole, il radar ha interpretato la fiancata del rimorchio (un grande rettangolo messo di traverso sopra la carreggiata) come se fosse un cartello stradale sospeso e quindi l’ha ignorato.
Mobileye, l’azienda israeliana che sviluppa alcune delle tecnologie dell’Autopilot, ha commentato l’incidente notando che “l’attuale tecnologia anticollisione, o Automatic Emergency Braking (AEB), è definita come una protezione contro le collisioni posteriori ed è progettata specificamente per questo. Quest’incidente ha riguardato un veicolo che attraversava lateralmente, cosa per la quale i sistemi AEB della generazione corrente non sono progettati per intervenire. I sistemi di Mobileye includeranno capacità di rilevamento di svolta laterale trasversale alla traiettoria [Lateral Turn Across Path] (LTAP) a partire dal 2018 e le classificazioni di sicurezza Euro NCAP la includeranno a partire dal 2020.”
Considerazioni generali
Sulla base dei fatti resi noti fin qui l’incidente sembra essere dovuto più all’attraversamento incauto della superstrada da parte del camion che all’uso di un sistema di guida assistita e non è chiaro, per ora, se l’incidente sarebbe stato evitabile, con o senza Autopilot e simili. È possibile che la velocità sostenuta e la fiducia del conducente dell’auto nell’Autopilot abbiano allungato i suoi tempi di reazione o ridotto l’attenzione, ma per ora si tratta di pura congettura.
Va notato, inoltre, che un incidente del genere difficilmente potrebbe avvenire in Europa, dove gli attraversamenti a raso delle strade a scorrimento veloce sono molto limitati se non inesistenti e dove inoltre le norme impongono ai camion di avere barriere posteriori e laterali che impediscono l’intrusione dell’auto, consentendo alle zone di collassamento programmato dell’automobile di assorbire parte dell’energia d’impatto.
La vera questione da chiarire non è tanto il funzionamento corretto dell’Autopilot, che comunque non è progettato per evitare questo genere di incidenti, dato che la guida è sempre sotto la responsabilità del conducente: è se la guida assistita, come concetto generale indipendente dalla singola marca, abbassi troppo la vigilanza del conducente, finendo per allungare i tempi di reazione perché il conducente non è attento o non interviene perché si aspetta che lo faccia l’auto.
Tesla Motors dice che le statistiche indicano “un miglioramento significativo della sicurezza rispetto alla guida puramente manuale” e anche il presidente del National Transportation Safety Board, Christopher Hart, è dello stesso avviso. Un singolo incidente in regime di guida assistita dopo 209 milioni di chilometri va confrontato con quasi 1,3 milioni di morti l’anno nel mondo a causa di incidenti automobilistici: in media 3287 al giorno. In altre parole, la guida umana causa un 11 settembre ogni giorno. Ma dato che le scelte di sicurezza vengono fatte dagli utenti usando la pancia e non la testa, questo incidente potrebbe avere conseguenze importanti sulla diffusione delle auto a guida semiautomatica e in particolare sull’immagine della Tesla. Al momento dell’annuncio dell’indagine le azioni di Tesla Motors hanno perso il 3%, dice la BBC. Successivamente hanno recuperato.
Fonti: Electrek, Ars Technica, Teslarati, BBC, The Register.
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