Sì, Apple ha presentato i nuovi MacBook Pro, più leggeri e compatti, con processori aggiornati, nuovi schermi, un lettore d’impronte digitali e soprattutto con la Touch Bar, una striscia OLED a colori, sensibile al tocco, che sostituisce la fila di tasti funzione e visualizza icone e funzioni differenti in base al contesto, con mille possibili applicazioni. Ma si tratta di affinamenti e gadget, non di grandi novità. Microsoft Surface Studio è un’altra storia.
È un’altra storia perché non capita spesso di associare un wow ai prodotti Microsoft, il cui design è di solito molto prudente e passa inosservato; ma un computer da tavolo con uno schermo touch da 28 pollici ultrasottile con una risoluzione di 4500x3000 pixel, che si può inclinare come un leggio, in posizione perfetta per disegnare, o disporre verticalmente in maniera più tradizionale, un wow se lo merita. Il confronto con l’iMac di punta di Apple è inevitabile: l’iMac è leggermente più piccolo (27 pollici), ha una risoluzione orizzontale maggiore (5120x2880), ma non è touch, e per chi fa grafica questo è fondamentale.
Ciliegina sulla torta, c’è anche il Surface Dial, una sorta di manopola wireless personalizzabile che consente in modo intuitivo e veloce di scegliere una tavolozza di colori, regolare il volume, ruotare un oggetto disegnato sullo schermo o far scorrere una pagina. Insieme allo stilo con 1024 livelli di sensibilità alla pressione, il nuovo Surface Studio è un sogno per qualunque artista grafico.
Certo, il design e le prestazioni implicano un costo non trascurabile (da 3000 a 4200 dollari), ma la compatibilità completa con le applicazioni per ufficio di Microsoft probabilmente consentirà a questa fuoriserie informatica di fare bella figura sulle scrivanie di tanti manager e artisti che vogliono combinare l’estetica con la funzionalità.
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