Il cast di Star Trek si è schierato in massa contro l’idea di una presidenza messa in mano a Donald Trump. Il cast di quale serie o film della saga, direte voi?
Tutti.
C’è una pagina Facebook, intitolata Trek Against Trump, che presenta una breve riflessione accompagnata dalle adesioni di oltre 110 membri dei cast di Star Trek (la serie originale), The Next Generation, Deep Space Nine, Voyager, Enterprise e i film (compresi i registi degli ultimi tre film, J.J. Abrams e Justin Lin).
Star Trek negli Stati Uniti è un fenomeno culturale di massa da cinquant’anni. Vedere così tanti volti e nomi noti di questa saga prendere apertamente posizione contro un candidato alla Casa Bianca è decisamente insolito e ha creato una notevole risonanza (The Verge, Entertainment Weekly, Rolling Stone e altri ancora). Il loro messaggio contro Trump è ispirato alle idee di Star Trek. Eccolo tradotto:
Star Trek ha sempre offerto una visione positiva del futuro, una visione di speranza e di ottimismo e, cosa più importante, di inclusione, nella quale le persone di tutte le razze ricevono pari rispetto e dignità, nella quale le credenze e gli stili di vita individuali vengono rispettati purché non siano una minaccia per gli altri. Non possiamo restare indifferenti di fronte a quello che sta accadendo nell’elezione che sta arrivando. Non c’è mai stato un candidato alla presidenza così completamente all’opposto degli ideali dell’universo di Star Trek come lo è Donald Trump. Eleggerlo farebbe arretrare questo paese, forse in modo disastroso. Dobbiamo eleggere un presidente che spingerà questo paese in avanti, verso il tipo di futuro che tutti sogniamo, nel quale le differenze personali vengono capite e accettate, nel quale la scienza scavalca la superstizione, e nel quale le persone lavorano insieme invece che l’una contro l’altra.
La risoluzione dei conflitti in Star Trek non è mai stata facile. Non restate indifferenti: votate! Abbiamo sentito gente dire che voterà per i Verdi o i Libertarian o non voterà affatto perché entrambi i candidati principali sono ugualmente colmi di difetti. Questo è illogico e anche inesatto. La Casa Bianca verrà occupata o dal Segretario Clinton o dal signor Trump. Uno è un dilettante che ignora con condiscendenza le leggi nazionali e le realtà internazionali; l’altra ha dedicato la propria vita al servizio pubblico e ha un’esperienza profonda e preziosa oltre ad aver dimostrato di essere capace di lavorare con il Congresso per far approvare leggi di cui c’era disperato bisogno. Se, come dicono alcuni, il governo si è rotto, un voto di protesta non lo aggiusterà.
Avete appena compiuto 18 anni? Avete traslocato? Non avete mai votato prima? Alcuni stati offrono una registrazione anticipata (ai primi di ottobre) e/o il voto per corrispondenza. Non potete votare se non vi siete registrati. Per cui attivatevi: andate a https://www.rockthevote.com, un’associazione neutrale senza scopo di lucro, e fare il vostro dovere civico. Perché, dannazione, siete cittadini americani, e avete l’obbligo di far parte della nostra democrazia! Fatelo non solo per voi stessi, ma per tutte le generazioni che seguiranno. Votate per un futuro di persone illuminate e d’inclusione, per un futuro che un giorno ci porterà alle stelle.
Approvato da:
J.J. Abrams
Allan Apone
Richard Arnold
René Auberjonois
Scott Bakula
Ira Steven Behr
Rick Berman
John Billingsley
Christopher Black
Paula Block
Paul Boehmer
André Bormanis
Brannon Braga
Mark Robert Brown
LeVar Burton
Terri Potts-Chattaway
John Cho
Tracee Cocco
George Colucci
Mimi Cozzens
Denise Crosby
Dan Curry
Joseph D'Agosta
Peter David
Nicole de Boer
Keith R.A. DeCandido
John de Lancie
Jonathan Del Arco
John DeMita
Chris Doohan
Paul Eiding
Aron Eisenberg
Terry Erdmann
Terry Farrell
Lolita Fatjo
David C. Fein
Juan Carlos Fernandez
Louise Fletcher
Jonathan Frakes
Bryan Fuller
Dave Galanter
Tim Gaskill
David Gerrold
Robert Greenberger
Bruce Greenwood
Max Grodénchik
Martha Hackett
Glenn Hauman
Manu Intiraymi
Michael Jan Friedman
Dominic Keating
John Knoll
Walter Koenig
Alex Kurtzman
Judith Levitt
Jeff Lewis
Justin Lin
David Mack
Dennis Madalone
Chase Masterson
Dakin Matthews
Gates McFadden
Robert Duncan McNeill
Nicholas Meyer
Anthony Montgomery
Ronald B. Moore
Tom Morga
Kate Mulgrew
Larry Nemecek
Adam Nimoy
Susan Nimoy
Robert O'Reilly
Linda Park
Leslie Parrish
Robb Pearlman
Simon Pegg
Randy Pflug
Ethan Phillips
Robert Picardo
Sandra Piller
Chris Pine
Emmett Plant
Zachary Quinto
Michael Reisz
Andrew Robinson
Eugene e Heidi Roddenberry
Marvin Rush
Tim Russ
Zoe Saldana
Ralph Senensky
Naren Shankar
Armin Shimerman
Gregory Smith
Brent Spiner
Rick Sternbach
Peter Sternlicht
Eric Stillwell
Jay Stobie
Sandy Stone
Carel Struycken
Marina Sirtis
Michael Sussman
Kitty Swink
George Takei
Michael Taylor
Hallie Todd Withrow
Connor Trinneer
Karl Urban
Wil Wheaton
Herman Zimmerman
Se vi state chiedendo perché manca William Shatner (il capitano Kirk originale), presumo che sia per la ragione che ha esposto durante la sua recente apparizione a Bologna: nella conferenza stampa ha ricordato che lui è canadese, non americano, e risiede negli Stati Uniti tuttora grazie alla green card, per cui è “one opinion away from being kicked out” (se non ricordo male le parole esatte), ossia teme che basti una sua sola opinione sbagliata per cacciarlo via. L’altro capitano assente, Patrick Stewart, è in una situazione analoga: è cittadino britannico e lavora negli Stati Uniti (attualmente sta interpretando il telefilm
Nei commenti iniziali a questo articolo ho visto alcune persone riflettere che non c’è molta differenza fra i due candidati. Mi associo a quanto detto dagli attori di Star Trek: è un’asserzione illogica e sbagliata di fatto. Trump è documentatamente razzista, complottista, antivaccinista, sessista, evasore fiscale, mentalmente instabile e totalmente incompetente in finanza, economia e politica, sia nazionale sia estera; Clinton no. Hillary è fallibile e imperfetta come qualunque essere umano: Trump è il riassunto volgare ed egocentrico di quanto di peggio l’umanità possa esprimere.
Provate a immaginarli entrambi nel ruolo di presidente. A quale dei due vi sentireste di affidare il controllo delle armi nucleari? A uno che si alza alle tre del mattino per twittare insulti a una ex Miss USA perché per lui è troppo grassa ed è di origini ispaniche, o a una che conosce la Casa Bianca da decenni e pur di presenziare alla commemorazione dell’11 settembre ci va con la polmonite?
Non si può dire obiettivamente “hanno entrambi qualche difetto, quindi nessuno dei due va bene allo stesso modo”. Per citare una battuta di cui non ricordo l’autore, mettere sullo stesso piano Trump e Clinton è come trovarsi su un aereo quando la hostess passa con il carrello dei cibi ti chiede “Vuole il pollo cucinato ieri e riscaldato oppure questa fetta di letame con dentro pezzi di vetro assortiti?” e tu ti fai delle domande sul grado di cottura del pollo.
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