Ieri SpaceX ha lanciato con pieno successo dalla base californiana di Vandenberg un vettore Falcon 9, collocando in orbita terrestre dieci satelliti per telecomunicazioni Iridium NEXT. Il primo stadio è rientrato e atterrato sulla nave di supporto Just Read the Instructions: è stato il primo atterraggio di uno stadio Falcon nell’Oceano Pacifico, ed è stato mostrato in diretta streaming dalle telecamere a bordo del vettore.
Il video del lancio e dell’atterraggio è qui sotto: decollo a 19:35, rientro a 26:07.
Questo lancio è il primo dopo l’esplosione di un vettore Falcon sulla rampa di lancio durante le operazioni di caricamento del propellente l’1/9/2016.
Il lancio di un vettore dotato di un primo stadio che ha già volato è previsto “entro un mese circa” per portare in orbita il satellite per telecomunicazioni SES-10.
Se tutto va bene, SpaceX prevede di effettuare nel 2017 fino a 27 lanci, ossia quanti ne ha fatti con il Falcon 9 dall’inizio dei suoi voli nel 2010, e di lanciare il Falcon Heavy entro l’estate. Il Heavy diventerebbe il vettore più potente al mondo, capace di portare circa 54 tonnellate in orbita terrestre bassa (l’attuale detentore del titolo, il Delta IV Heavy della ULA, ne porta 29), e avrebbe un prezzo formale di 90 milioni di dollari, mentre il vettore gigante della NASA, l’SLS (70 tonnellate di carico), costerebbe circa due miliardi di dollari per ogni volo. Se il Falcon Heavy ha successo, cominceranno a esserci molte domande imbarazzanti sul perché la NASA stia spendendo in questo modo il suo risicato budget quando la concorrenza privata offre servizi analoghi a prezzi drasticamente inferiori.
Fonti: Ars Technica; SpaceX; Business Insider.
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