Ieri sera poco dopo le 21 c’è stata una notevole scossa di terremoto con epicentro in Svizzera, avvertita anche nel Nord Italia: non ci sono segnalazioni di danni a cose o persone. In compenso il Corriere ha rimediato una figuraccia cosmica: in un articolo firmato pavidamente “Redazione Online”, ha scritto che dopo il sisma “la polizia cantonese ha ricevuto una ventina di chiamate”.
Ho segnalato lo svarione ieri sera, e di nuovo stamattina, e so che @Corriere mi segue, ma l’erroraccio (scoperto da @teo_teti) è ancora lì adesso (10:00). L’ho archiviato qui su Archive.is.
Ci metteranno un po' ad arrivare? :-)— Paolo Attivissimo (@disinformatico) March 6, 2017
Un'altra grande prova di giornalismo del @Corriere immortalata qui https://t.co/UEfZB02wbl pic.twitter.com/KSqRVBsZbK
E niente, sono le 9:50 e @Corriere non ha ancora corretto da ieri notte: terremoto in Svizzera, polizia CANTONESE. Giornalismo. pic.twitter.com/8JEYBhi9sW— Paolo Attivissimo (@disinformatico) March 7, 2017
È proprio il caso di dire che il Corriere ha preso una (ahem) cantonata.
2017/03/15 22:50. Per chi non avesse dimestichezza con le cose svizzere, ecco lo spiegone: la Svizzera è divisa in cantoni e ciascun cantone ha una propria forza di polizia, che si chiama Polizia Cantonale, non cantonese: cantonese significa “di Canton, Cina”. Quindi il Corriere scrive che i cittadini svizzeri avrebbero chiamato la polizia in Cina.
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