Oggi SpaceX ha effettuato il suo primo lancio di un satellite militare statunitense (NROL-76), aprendosi la strada a una serie di commesse altamente remunerative, da soffiare alla concorrenza grazie ai prezzi più bassi consentiti dal riutilizzo del primo stadio.
Anche stavolta, infatti, il grande primo stadio del razzo Falcon 9 ha accelerato verso lo spazio e verso l’orbita intorno alla Terra il secondo stadio e il satellite militare e poi ha effettuato una spettacolare giravolta, raggiungendo la quota di 160 km; poi ha riacceso i motori per tornare verso la rampa di lancio al Kennedy Space Center in Florida ed è atterrato in un’apposita piazzola allestita da SpaceX poco lontano, come potete vedere nella foto qui sopra (che trovate in alta risoluzione qui).
È il quarto atterraggio su terraferma di SpaceX, e ci stiamo forse già abituando all’idea che un razzo spaziale non debba più essere gettato dopo l’uso ma possa atterrare verticalmente, posandosi sulle zampette come nei film di fantascienza classici. Ma stavolta, con la complicità dell’orario di lancio (la mattina presto, ora locale), che rendeva il cielo meno illuminato del solito, è stato possibile seguire l’intera manovra di rientro sia tramite le telecamere di bordo, sia tramite teleobiettivi situati a terra. Il risultato è mozzafiato per qualunque persona appassionata di spazio.
I momenti salienti del video qui sotto: 11:50 lancio; 14:20 separazione del primo stadio e giravolta; 19:05 accensione di rientro; 20:27 accensione di atterraggio; 20:47 atterraggio.
Non dimentichiamoci che fino a poco tempo fa molti dicevano che l’atterraggio verticale dopo un lancio orbitale non avrebbe mai funzionato e che quel razzo che si posa frenando all’ultimo istante è alto circa 47 metri.
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