Ultimo aggiornamento: 2017/11/10 16:30.
Molti genitori usano Youtube, e in particolare Youtube Kids, come surrogato della televisione per i propri figli: cercano il nome di qualche personaggio dei cartoni animati e poi lasciano che i figli tocchino le icone sullo schermo per passare al cartone animato successivo, proposto in base alla popolarità raggiunta e alle correlazioni. Spesso il cartone successivo si carica automaticamente, per cui è facile che il bambino si trovi esposto a video che i suoi genitori non hanno scelto.
Un articolo di Medium.com segnala un fenomeno che probabilmente i genitori non immaginano neanche: molti dei cartoni animati presenti su Youtube non sono autentici, ma sono pessime scopiazzature, generate automaticamente da programmi per computer, usando fondali standard e modelli digitali preconfezionati dei personaggi più noti, animati in modo scadentissimo. Non raccontano una storia vera e propria, ma i loro colori vivaci e le loro colonne sonore ripetitive hanno un effetto ipnotico sui loro giovanissimi spettatori.
Lo scopo di questi cartoni animati sintetici è sfruttare l’attenzione dei bambini per generare visualizzazioni, che a loro volta portano soldi ai loro creatori. Si tratta di una vera e propria industria di massa, dove la qualità e l’originalità non contano: alcuni temi, come le filastrocche o le Finger Families (guardatele per capire cosa sono), hanno decine di milioni di varianti e sono incredibilmente popolari (questo, per esempio, conta oltre mezzo miliardo di visualizzazioni).
Alcuni di questi pseudocartoni animati hanno contenuti probabilmente inadatti e potenzialmente traumatici o diseducativi, come i falsi cartoni di Peppa Pig dove Peppa subisce torture dal dentista o mangia il proprio padre o beve candeggina. Non li linko per non regalare loro visibilità (se volete esaminarli, i link sono nell’articolo di Medium.com), ma il concetto è chiaro: usare Youtube come sostituto della TV significa affidare i propri figli a un sistema automatico che fa soldi sfruttando le loro vulnerabilità per bombardarli di pubblicità e di contenuti scadenti, demenziali o violenti e probabilmente non è nelle intenzioni della maggior parte dei genitori.
Youtube ha risposto alle critiche riguardanti questi video dicendo che non consentirà ai creatori di video di monetizzare i video che “fanno uso inadatto di personaggi per tutta la famiglia” e che introdurrà dei limiti di età sui video segnalati dagli utenti e dai recensori volontari, soprattutto in Youtube Kids. Nel frattempo conviene comunque procurarsi fonti più affidabili di cartoni animati oppure, se mi passate l’eresia, condividere un libro illustrato.
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