Il popolare sito di debunking Butac.it è tornato online ieri dopo il sequestro preventivo dei giorni scorsi, che ho raccontato qui. È stato rimosso l’articolo di Butac.it del 2015 che è stato considerato diffamatorio dall’oncologo olistico Claudio Pagliara, autore della querela.
Al posto dell’articolo contestato, intitolato “L’oncologo olistico e l’autoguarigione”, compare ora questa indicazione:
Il testo originale resta disponibile su Archive.org. Non è un capolavoro di prosa, ma va letto per capire quali sono i fatti e confrontarli con le informazioni pubblicate sui media, per esempio su Brindisi Report, che spiega le argomentazioni del medico e di Butac.it.
2018/04/12 - Alcune annotazioni
Va chiarito, innanzi tutto, che l’articolo non è stato scritto da Michelangelo Coltelli ma da una persona che usa gli pseudonimi “Gabriel Deckard” e “Ninth”.
L’articolo è in gran parte una critica a Dionidream, sito piuttosto ben conosciuto per le sue posizioni pseudoscientifiche, non a Pagliara, il cui nome compare per la prima volta solo a circa un terzo del testo anche se il titolo dell’articolo è “L’oncologo olistico e l’autoguarigione”.
L’articolo, infatti, parte dal fatto che Dionidream ha citato un’intervista del TG1 a Pagliara, datata 8 marzo 2015, e l’ha presentata come conferma della propria visione del mondo, secondo la quale l’autoguarigione, anche di malattie molto gravi, avverrebbe anche senza farmaci.
L’articolo segnala che nell’intervista a Pagliara citata da Dionidream in realtà viene detto quasi subito il contrario, vale a dire che i farmaci sono necessari per la guarigione e che il pensiero positivo può agevolare ma non sostituire l’intervento farmacologico.
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L'avvocato di Pagliara, secondo quanto riportato da Brindisreport, dice che “L’oncologo è stato accusato ingiustamente di avere diffuso teorie di autoguarigione o terapie alternative che avevano come unico scopo quello di “turlupinare l’ingenuo” profittando dello stato di disperazione in cui versa l’ammalato“. Ma nell’articolo di Butac la frase “turlupinare l’ingenuo” non è riferita a Pagliara: grammaticalmente è riferita a Dionidream. Leggiamola:
[...] il test [lo “studio scientifico” citato da Dionidream] ha spiegato come un’attitudine diversa nei confronti della malattia migliora sensibilmente i tempi di recupero da una malattia. Asserire che questi studi siano la prova dell’autoguarigione è un modo come un altro di turlupinare l’ingenuo e il disperato.
Infatti l’articolo di Butac dice che “la pagina Dionidream ha parlato di “studi scientifici” che proverebbero il tutto”; ed è ancora Dionidream, non Pagliara, che asserisce che questi studi siano la “prova dell’autoguarigione”, come citato nell’articolo.
Va detto, tuttavia, che anche Pagliara, nel suo libro La via della guarigione, cita lo stesso studio al quale si riferisce Dionidream e che viene citato dall’intervista del TG1 (a 1:38), che è Effect of psychosocial treatment on survival of patients with metastatic breast cancer (Spiegel D1, Bloom JR, Kraemer HC, Gottheil E.; Lancet 1989 Oct 14;2(8668):888-91). Pagliara lo cita nel capitolo 5.
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Pagliara, sempre su Brindisireport, dice:
“Una delle cose più gravi emerse leggendo l’articolo è che l’autore asserisce che io abbia fatto alcune affermazioni che in realtà non ho mai fatto né nel corso dell’intervista né in nessuna mia conferenza o articolo scientifico o divulgativo, ma che sono addirittura opposte a quanto sostengo con forza in tutte le sedi. Basta una rapida verifica per constatare che ho sempre sostenuto che la medicina olistica, non è, né deve essere, alternativa, bensì integrativa.“
Le parole “una delle cose più gravi” sembrano indicare che questa attribuzione di dichiarazioni mai fatte sia uno degli elementi fondanti della querela. Ma è vero quello che afferma Pagliara, ossia che ha sempre sostenuto che la medicina olistica è integrativa e non sostitutiva? Direi di no. Ho provato a fare proprio quella “rapida verifica” che Pagliara ha proposto.
È emerso, per esempio, che sul sito Claudiopagliara.com c’è una pagina (archiviata qui su Archive.org) che contiene affermazioni come queste:
I tuoi pensieri sono la vera fonte della tua malattia o della tua guarigione.
Se vuoi guarire devi, prima di tutto e soprattutto, guarire i tuoi pensieri e le tue convinzioni.
[notate il “prima di tutto e soprattutto”]
Probabilmente ti starai chiedendo : vuoi dire forse che posso cambiare il mio cervello, il mio corpo ed il mio ambiente solo con i miei pensieri?
Si!!!! E’ proprio così!!!
Queste non sembrano essere affermazioni di chi considera la medicina olistica come meramente “integrativa”.
Inoltre quel “Si!!!! E’ proprio così!!!”, con punti esclamativi tripli e quadrupli, stride un po’ con la “dignità professionale” che secondo il legale di Pagliara sarebbe stata lesa.
Sempre a proposito di “dignità professionale”, vale la pena di considerare questo video, nel quale Pagliara non parla affatto di terapie mediche, ma per tutto il video inanella luoghi comuni da psicologia spicciola e fa affermazioni pseudoscientifiche come “l’energia più informata esistente nell’universo conosciuto è rappresentata dal pensiero” (a 1:10) o “c’è dentro di te un potere alchemico... ci riferiamo al potere di trasformare i pensieri negativi... in pensieri positivi, cioè in farmaci” (a 2:10), che non hanno nessun significato reale. E per essere un oncologo parla davvero tanto di psicologia.
In un’altra pagina dello stesso sito Claudiopagliara.com (archiviata qui su Archive.org) ci sono affermazioni come queste:
Nella medicina olistica è custodito il segreto per la guarigione di quasi ogni malattia, compreso il cancro.
[...]
Un tumore, ad esempio, può essere dovuto all’esposizione a cancerogeni, oppure ad uno stato importante di depressione conseguente ad un isolamento affettivo e sociale
Sempre in quest’ultima pagina ci sono contraddizioni interessanti come questa:
La medicina olistica non fa assolutamente parte delle medicine alternative, anche se può accogliere al suo interno i saperi di varie medicine altenative [sic]
Nel suo libro La via della guarigione, Pagliara cita, a rinforzo delle proprie tesi, la notizia che “Il dott. Michel Moirot... sostiene che ‘uno choc affettivo felice può guarire un ammalato di cancro se egli prova di nuovo, in seguito a questo choc, la gioia di vivere’.” Un‘affermazione straordinaria, priva di qualunque dato di conferma e che, come il resto del libro, pone fortemente l’accento sulle presunte facoltà di autoguarigione e tralascia il valore della terapia medica convenzionale, dando l’impressione che Pagliara non consideri affatto la medicina olistica come una mera integrazione della medicina comune.
In altre parole, gli scritti passati di Pagliara smentiscono quanto Pagliara stesso ha dichiarato a Brindisi Report.
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“Mai detto che il cancro si cura con la preghiera e la dieta”, dice Pagliara secondo il virgolettato di Brindisireport. Tuttavia il suo libro La via della guarigione è ricchissimo di asserzioni religiose usate come suggerimenti terapeutici e parla di “preghiera come mezzo per guarire” (nel capitolo 2, sezione “Visione magica e religiosa”: “La preghiera come mezzo per guarire, è in realtà un’esame [sic] di coscienza dei propri peccati, dei propri errori e diviene, quindi, una riflessione ed elaborazione delle proprie emozioni, cosa importante, sul piano scientifico, per creare le condizioni mentali di una guarigione”.
Inoltre il sito di Pagliara, come nota il collega David Puente, include titoli come “Alimentazione Anticancro, l’arma più importante per prevenire ma anche curare il cancro”:
Nel sito di Pagliara si leggono titoli come “Alimentazione Anticancro, l’arma più importante per prevenire ma anche curare il cancro”. pic.twitter.com/WMW58ZMvC9— David Puente (@DavidPuente) April 12, 2018
Sembra dunque ragionevole affermare che Pagliara ha detto eccome (sia pure in due momenti separati) che il cancro si cura con la preghiera e con la dieta.
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