Circola da tempo in Rete, particolarmente nei social network, un allarme internazionale per un presunto invito mortalmente pericoloso, noto come la “fata di fuoco” (o “fire fairy” in inglese).
L’invito, dice l’allarme, verrebbe inviato ai bambini tramite appunto i social network o Youtube e consisterebbe nel suggerimento di accendere i fornelli di nascosto, senza dirlo agli adulti, e ripetere alcune parole magiche: questo rito permetterebbe di diventare una fata di fuoco. Altre versioni, sempre secondo l’allarme, inviterebbero ad andare in cucina di notte per aprire i fornelli a gas e poi andare a dormire per risvegliarsi fata.
Ma di prove dell’esistenza di persone che diffondono questo terribile invito finora non se ne sono viste. Sembra che tutta la faccenda sia un caso di panico collettivo simile a quello della Blue Whale e che l’origine sia la stessa: i social network russi, in particolare VKontakte. I giornali sensazionalisti hanno ripreso la diceria, come al solito senza verificarla, e l’hanno amplificata e resa apparentemente autentica.
Fra questi giornali non mancano, guarda caso, il Daily Mail (link intenzionalmente alterato) e il Sun (link intenzionalmente alterato), al quale si è accodato il Giornale (link intenzionalmente alterato), presentando la schermata che vedete qui sopra, contenente istruzioni in russo che non descrivo in dettaglio per non alimentare i motori di ricerca.
La “prova” portata da queste testate sarebbe il caso di una bambina russa di cinque anni, Sonya Ezhova (o Sofia secondo alcune testate), che però non ha affatto seguito delle istruzioni ricevute via Internet ma, lasciata sola in casa dopo aver visto un cartone animato della serie Winx Club, ha acceso i fornelli e ha preso dei bastoncini di legno, che ha poi agitato (presumibilmente vicino ai fornelli). Le fiamme si sono propagate ai suoi indumenti, portando a ustioni sul 50% del suo corpo. Una vicenda terribile, risalente al 2015, ma Internet non c’entra nulla, se non per il fatto che forse la bimba ha visto le Winx su Youtube o su un altro sito di video. Nelle notizie che la riguardano, comunque, non c’è il minimo accenno a istruzioni ricevute via Internet da malintenzionati.
Più in generale, secondo le indagini di Snopes, Bufale.net, Query e Next Quotidiano, non sembra esserci alcuna diffusione di massa dell‘invito o alcun episodio reale di lesioni legate a questo invito. Esiste il fenomeno dei griefers, ossia di persone che pubblicano istruzioni dannose per vedere chi abbocca (per esempio “trapana qui il tuo iPhone per avere la presa per le cuffie” o peggio), per cui è possibile che a furia di parlarne qualche imbecille si faccia venire l’idea di disseminare anche questo invito mortale.
Vale la pena, quindi, di ricordare che lasciare incustodito un bambino in casa è sempre e comunque un gesto irresponsabile e che non è saggio esporre i bambini ai contenuti non filtrati di Internet. Storie come questa possono essere l’occasione per spiegare ai bambini che quello che vedono online o in TV non è necessariamente reale o diffuso con buone intenzioni.
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