Yep, this isn’t good... pic.twitter.com/4DwTTjw9MN— Astronut099 (@Astronut099) April 21, 2019
Ultimo aggiornamento: 2019/04/22 16:45.
Questo è, per ora, l’unico video dell’esplosione che ha colpito una capsula Crew Dragon,
Il colore della nube di fumo che si è sprigionata, visibile da grande distanza come mostra il tweet qui sotto, suggerisce che si tratti di propellente ipergolico.
Confirmed: The capsule involved in yesterday’s #SpaceX Crew Dragon incident was in fact from the March DM-1 mission. This was already widely reported, but now it’s solid. pic.twitter.com/EgAV7nnZMs— Emre Kelly (@EmreKelly) April 21, 2019
Le cause del malfunzionamento non sono note, per ora, ma il problema si è verificato alla fine della sessione di test, che prevedeva delle prove dei motori di manovra Draco e dei motori d’emergenza Super Draco in previsione dell’abort test che era stato pianificato con questa capsula per dimostrare la sua capacità di gestire un’emergenza che si verificasse durante la salita verso lo spazio.
È proprio per evitare disastri durante i voli con equipaggi che si effettuano questi test, ma l’esplosione rischia di rinviare ulteriormente il debutto della capsula Crew Dragon con un equipaggio a bordo, che era previsto per ottobre 2019.
Ci sono ulteriori informazioni presso NASASpaceflight, Ars Technica e Astronautinews.
SpaceX si è limitata a dichiarare quanto segue: “Qualche ora fa oggi, SpaceX ha effettuato una serie di test dei motori su un veicolo di test Crew Dragon sulla nostra piattaforma di prova alla Landing Zone 1 a Cape Canaveral, Florida. I test iniziali sono stati completati con successo ma il test finale ha prodotto un’anomalia sulla piattaforma di prova. Assicurarci che i nostri sistemi rispettino standard di sicurezza rigorosi e rilevare anomalie come questa prima del volo sono le ragioni principali per le quali effettuiamo i test. Le nostre squadre stanno investigando e lavorando a stretto contatto con i nostri partner NASA.”
SpaceX Statement on the Crew Dragon anomaly. Article shortly. pic.twitter.com/MuqOsEjg1b— Chris B - NSF (@NASASpaceflight) 20 aprile 2019
2019/04/22 16:45: Ars Technica ha un approfondimento qui.
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