Quando sono andato al cinema a vedere Solo, ho dato la colpa al cinema e ai miei occhi: non si vedeva niente. Tutte le immagini di un film altrimenti piuttosto godibile erano smorte, buie, persino quelle in pieno giorno, e i colori erano slavati, come se il proiettore avesse avuto la lampada a fine vita o il gestore della sala avesse voluto fare il taccagno. I personaggi si muovevano costantemente nella penombra, le espressioni erano invisibili, i costumi e le scenografie erano indecifrabili.
Ma pochi giorni fa ho avuto modo di vedere il Blu-Ray 4K di Solo ed è altrettanto buio e inguardabile quanto l’originale al cinema: quindi la fotografia sottoesposta è intenzionale.
Ho provato a prendere un fotogramma dal Blu-Ray e ridargli un po’ di contrasto e colore: sopra vedete l’originale, sotto la mia “correzione”:
Adesso finalmente vedo qualcosa.
Poi mi è venuto in mente di andare a cercare la stessa scena nel trailer. Ma guarda che strano: qui i dettagli si vedono, i colori ci sono e non sembra più di avere il caffelatte incrostato sugli occhiali.
Questo fastidiosissimo effetto cupo può magari andar bene su uno schermo ultraluminoso, ma su un monitor normale, o in un cinema medio, è una vera schifezza. Possibile che il direttore della fotografia, Bradford Young, non ci abbia pensato? A quanto pare si tratta di una sua ricerca estetica intenzionale, ma a pensare che sarebbe stato meglio evitare questa ricerca e lasciare che si vedesse qualcosa non sono il... l’unico. Bah.
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