2019/06/01

Davvero il successo delle auto elettriche è un problema in Gran Bretagna? Solo se si bara sui numeri

Ultimo aggiornamento: 2019/06/02 13:00.

AGI ha pubblicato un articolo, Il successo dell'auto elettrica in Gran Bretagna è diventato un bel problema (copia su Archive.org), a firma di Gabriele Fazio (successivamente aggiornato).

L’articolo dice che la creazione di punti di ricarica pubblici non riesce a stare al passo con le vendite di auto elettriche e ibride e quindi tanti utenti di questi veicoli usano metodi insicuri per caricare le proprie auto.

La versione originale dell’articolo conteneva questa affermazione:

...su 1.500 proprietari di veicoli elettrici intervistati, compresi i padroni di veicoli ibridi, il 74% ha dichiarato che la carenza di punti di ricarica pubblici vicino alla propria abitazione li ha portati a utilizzare prolunghe domestiche non adatte per uso esterno collegate alla rete elettrica della loro casa, e di essere anche perfettamente consapevoli del pericolo.

Fazio cita un’indagine di Electrical Safety First, fornendo un link generico (quello all’indagine è questo; copia su Archive.org). Apprezzo la correttezza e la trasparenza di linkare le fonti, ma bisogna anche analizzarle e riportarle correttamente, altrimenti si incappa in errori di comunicazione importanti.

Infatti se non ci si ferma alla dichiarazione un po’ sensazionalista di ESF (“74% of EV users admit they have charged dangerously due to absence of local public charging points”) e si cercano e leggono le domande del sondaggio condotto da ESF (copia su Archive.org), salta fuori che non è il 74% dei proprietari di veicoli elettrici/ibridi intervistati ad avere questa condotta pericolosa, ma è il 74% dei proprietari esclusi quelli che usano solo colonnine pubbliche (“73.7% of respondents excluding those who charge exclusively using public charging points”). Un modo un po’ bizzarro di scartare una bella fetta della popolazione, in modo da far diventare più drammatica la percentuale dei comportamenti ritenuti pericolosi.

Non solo: la domanda esatta rivolta agli interpellati è stata se avevano mai, almeno una volta, usato una prolunga domestica con prese multiple all’aperto per caricare (“have you ever used a domestic multi-socket extension lead outside to charge your vehicle from the mains of a residential property (whether your own or someone else’s) solely or partly because you couldn’t locate an available, convenient public charging point close by?”).



Ma se la domanda è posta così, allora sono colpevole anch’io, perché anch’io, una volta, ho caricato la mia auto elettrica usando una prolunga all’aperto. Era all’asciutto, sotto una tettoia, e la mia auto assorbe pochi kW (2,3 su una presa standard a 220 V), per cui una presa elettrica normale con prolunga è più che adeguata.

Insomma, prima di dire che questo comportamento è diffusissimo ed è “diventato un bel problema”, è meglio ragionare bene sui numeri e su come si formulano le domande per i sondaggi.

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NOTA: Sia ben chiaro: usare all’aperto, magari sotto la pioggia, una prolunga a presa multipla per interni è pericoloso sempre e comunque, non solo quando si carica un’auto elettrica. Lo è anche se vi si collegano le lucine di Natale. Ma il sondaggio fa sembrare che sia un pericolo solo per chi ha un’auto elettrica. 

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2019/06/02 13:00: AGI ha aggiornato l’articolo e pubblicato una nota di correzione.

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