2019/09/28

Antibufala mini: la Tesla della polizia “rimasta a secco” durante un inseguimento

Tantissimi giornali in tutto il mondo hanno pubblicato la “notizia” dell’auto elettrica (una Tesla) usata dalla polizia di Fremont che si sarebbe trovata con la batteria scarica durante un inseguimento ad alta velocità. Il Sole 24 Ore ha definito la vicenda “Una nuova brutta figura per Tesla” (copia su Archive.is).

Ma il dipartimento di polizia di Fremont ha spiegato che in realtà l’inseguimento è stato sospeso da parte di tutte e tre le unità coinvolte (non solo dalla Tesla) perché stava diventando un pericolo per la sicurezza pubblica. L’auto elettrica è poi andata a una vicina stazione di ricarica per caricarsi, visto che stava esaurendo la carica ma non era affatto rimasta a secco. Tutto qui.

“In nessun momento la batteria della Tesla è stata un fattore nella nostra capacità di inseguire il sospettato o di svolgere i nostri doveri. Questa situazione, benché imbarazzante, non è diversa dai casi in cui un’auto di pattuglia rimane a corto (o a secco) di carburante”, ha dichiarato il dipartimento di polizia, che è molto contento della sua auto elettrica e prevede di acquistarne un’altra. L’autonomia di 350 km per carica è più che sufficiente per un turno di undici ore di pattuglia, durante il quale mediamente vengono percorsi da 110 a 150 chilometri.

In sintesi:
  • è falso che l’auto abbia esaurito la batteria;
  • non è vero che questo ha consentito al sospettato di scappare;
  • l’inseguimento non è stato sospeso per colpa dell’auto elettrica.

Scrivere che una situazione del genere è “una nuova brutta figura per Tesla” è non solo sbagliato: è stupido e tendenzioso (notate il nuova, che insinua senza prove che si tratti di una situazione ricorrente). Se mi dimentico di far benzina, la brutta figura da cretino la faccio io, non la casa automobilistica.

Avete mai visto un giornale scrivere che una volante della polizia è rimasta a secco e che quindi questa sarebbe “una nuova brutta figura per Alfa Romeo”? Appunto.


Vedremo delle correzioni da parte dei giornali? Ne dubito. Dare addosso alle auto elettriche sembra essere diventato un passatempo molto popolare fra i giornalisti più interessati a ottenere clic che a fornire ai lettori i fatti per i quali, in teoria, sono pagati.


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