C’è tutto uno spiegone sui dettagli di questa decisione, che parla di un “sistema che è rispettoso del contesto e dell’ambiente”, di un “design che sostiene le persone e le loro storie”, e racconta che il font scelto ha un “sottile ammorbidimento degli angoli e delle diagonali” che “aggiunge un senso di ottimismo”. Sarà.
Il problema, perlomeno per me che sono della vecchia guardia, è che la regola di Internet è che scrivere tutto in maiuscolo equivale a URLARE. Per cui vedere “FACEBOOK” mi fa venire l’impulso di leggerlo urlando.
A parte questo, è comunque positivo che presto le app di FACEBOOK (l’azienda) avranno tutte una chiara indicazione della loro appartenenza a FACEBOOK (sempre l’azienda). Molti utenti, infatti, non sono consapevoli del fatto che anche Instagram e WhatsApp (e anche Oculus) fanno parte della galassia di servizi di FACEBOOK (l’azienda) e quindi abbandonano Facebook (l’app) in favore di queste altre app senza rendersi conto che i dati che vi immettono confluiscono lo stesso in FACEBOOK (l’azienda).
Instagram prima e dopo. |
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