Ultimo aggiornamento: 2020/11/03 14:00.
Da qualche tempo ANSA si è messa a “certificare” le proprie notizie usando la blockchain. Un’idea che già così dovrebbe far suonare una foresta di campanelli d’allarme, ma pazienza. Il bollino che usa è mostrato qui accanto: “ANSAcheck - Notizia d’origine certificata”.
Piccolo problema: ANSA “certifica” in questo modo le proprie notizie anche quando contengono informazioni false.
Cliccando sul “bollino” presente in questa notizia ANSA di ieri sul “buono mobilità” si ottiene questa schermata:
Cliccando su Info su Ansacheck si arriva a questa pagina di spiegazione: si tratta di
una soluzione che consente di “certificare” l’origine ANSA delle notizie grazie alla tecnologia Blockchain, che agisce come garante di trasparenza, sicurezza e apertura dell’informazione. [...] per controllare al meglio il flusso delle sue notizie, in modo che non possano essere utilizzate o divulgate in maniera poco veritiera e inappropriata, garantendo al lettore la massima qualità e affidabilità della fonte.
Attraverso il bollino applicato alla fine di una news ANSA o “fonte ANSA” sarà possibile:
- Verificare la storia di una news e la sua affidabilità risalendo alla fonte primaria.
- Consentire il confronto della notizia letta con la fonte ANSA di origine.
- Permettere agli editori, agenzie e media di qualificarsi nel mondo dell’informazione come provider di qualità aumentando la fiducia del pubblico.
[...] Quando la news viene modificata o aggiornata da ANSA, la Blockchain ne registra l’evento permettendo un versioning trasparente
Sulla “fiducia del pubblico” che verrebbe aumentata avrei qualche dubbio, perché la notizia col bollino contiene un dato falso e ingannevole: il sito che cita, infatti, è www.buonomobilità punto it, che fino a ieri sera era un sito falso che ospitava pubblicità ed era gestito da ignoti, mentre il sito effettivo è www.buonomobilita punto it (senza accento sulla A).
Questo era il contenuto del sito linkato da ANSA ieri (la seconda immagine del tweet):
Intanto il sito #buonomobilità è in stato di #hacked / #defaced .
— Marino de Stena (@marinodestena) November 2, 2020
Se si parte da motore di ricerca (link verificato, ovviamente) appare inlay con pubblicità che rimanda altrove.
Fantastico.@disinformatico @DavidPuente #CyberSecurity @minambienteIT pic.twitter.com/GYm8QaGPKY
In altre parole, una notizia “certificata” ANSA portava i lettori a un sito truffaldino. E la notizia è rimasta così per ore, senza essere corretta (copia dell’originale su Archive.is).
Al momento in cui scrivo inizialmente queste righe (sono le 12 del 3 novembre 2020) il link è stato corretto, ma il suo bollino non riporta alcuna indicazione della rettifica. Quindi dove sta la “trasparenza”?
Intanto il sito con l’accento è stato modificato e ora contiene un rimando al sito vero (quello senza accento). Però nel suo HTML c‘è ancora traccia del testo originale e c’è l’ID di Google Analytics (ca-pub-3408470268617940), che dovrebbe consentire di risalire agli autori della trovata geniale di registrare un dominio .it molto simile a quello usato dal governo e metterci la pubblicità, contando su un afflusso garantito di visitatori, aumentato dal fatto che ANSA (e, mi risulta, altre testate) hanno pubblicato il link con l’accento al posto di quello giusto.
Un lettore (@twittatore) mi ha fatto notare che la cache di Google del sito con l’accento offre un altro indizio: l’HTML del 2 novembre alle 10:03:22 GMT contiene infatti queste righe:
E contiene il link https://notiosoft.com/wp-content/uploads/2018/12/logo-notiosoft.png, che porta a questa immagine:
Il sito della Notiosoft fornisce queste coordinate pubbliche:
Notiosoft S.c.a r.l.
via Gagarin 176 - 61122 Pesaro (PU)Telefono: 0721 220191
mail: info@notiosoft.com
Ho provato a contattarli ma gli uffici sono chiusi, per cui ho lasciato un messaggio qualificandomi e invitandoli a chiarire la loro posizione.
Nel frattempo, posso solo dire che forse c’è qualcosa che non va nel sistema di certificazione e nella storia dei bollini ANSA fatti con la blockchain.
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