Ultimo aggiornamento: 2020/11/25 16:00.
Questa sera intorno alle 20:30 UTC (le 21:30 italiane) è prevista la partenza della missione lunare cinese Chang’e-5, che andrà sulla Luna a raccogliere campioni di roccia selenica. È da oltre quarant’anni che nessuno fa niente del genere: lo avevano fatto gli Stati Uniti, con le missioni umane Apollo fra il 1969 e il 1972, e l’Unione Sovietica, con le missioni automatiche della serie Luna, terminate nel 1976.
Partendo dal poligono cinese di Wenchang, Chang’e-5 dovrebbe riportare sulla Terra da due a quattro chilogrammi di roccia a metà dicembre (il 15 o 16), atterrando nella regione cinese denominata Mongolia Interna. I campioni saranno geologicamente “giovani” rispetto a quelli sinora raccolti: la zona di allunaggio, vicino al Mons Rümker nell’Oceano delle Tempeste, ha un’età media stimata di circa 1,2 miliardi di anni contro i 3-4 miliardi dei campioni Apollo.
Il vettore Lunga Marcia 5 pesa 870 tonnellate al decollo e il veicolo di allunaggio pesa 8200 chili, circa la metà di un Modulo Lunare Apollo. Come per le missioni Apollo e a differenza delle missioni sovietiche, è previsto un rendez-vous in orbita lunare; questa scelta, complessa ma flessibile, è segno delle ambizioni cinesi di missioni lunari con equipaggi.
Il veicolo spaziale vero e proprio è composto da quattro parti: un modulo di servizio, un modulo di atterraggio (lander), un veicolo di risalita e un modulo di ritorno verso la Terra.
Il modulo di atterraggio e il veicolo di risalita scenderanno fino alla superficie lunare mentre gli altri due componenti resteranno in orbita intorno alla Luna. Il lander raccoglierà i campioni usando una pala meccanica e un carotatore in grado di trivellare fino a due metri di profondità, simile a quello di Luna 24 del 1976 ma più sofisticato. L’allunaggio è previsto quando in quella zona della Luna sarà ”mattina” (il giorno lunare dura poco meno di 15 giorni terrestri).
Il lander e il veicolo di risalita. Credit: Andrew Jones. |
Dopo quattro o cinque giorni sulla Luna, il veicolo di risalita decollerà per incontrare, in orbita lunare ellittica (15 x 180 km), il modulo di servizio e quello di ritorno e trasferirvi i campioni raccolti. Il modulo di servizio porterà quello di ritorno fino alla Terra, e sarà solo il modulo di ritorno a rientrare sul nostro pianeta.
La manovra di rientro, a circa 11 km/s, userà una tecnica denominata skip reentry: un primo rientro di frenata fino alla quota di 60 km, che farà “rimbalzare” il modulo sull’atmosfera terrestre per perdere un po’ di velocità, e poi un secondo rientro vero e proprio. La Cina si è preparata a questa manovra molto complessa con un volo di test nel 2014 (missione Chang’e-5-T1).
L’Europa, tramite l’ESA, darà supporto tecnico a questa missione usando la stazione di radiotrasmissione di Maspalomas in Spagna.
Fonte: Planetary.org. |
Se volete seguire il lancio, alcune dirette video sono qui sotto (la terza è in inglese).
2020/11/23 22:10: Il lancio è stato effettuato con successo e il veicolo è stato inserito in orbita intorno alla Terra. Al momento è in corso la verifica da remoto del veicolo. Una volta superata, verrà accelerato verso la Luna.
Questa è un’animazione che riassume tutte le tappe e le manovre principali della missione. È un vero e proprio balletto di precisione.
Fonte aggiuntiva: Nature. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
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