Poco fa il veicolo suborbitale New Shepard dell’azienda privata statunitense Blue Origin ha effettuato il suo primo volo spaziale con passeggeri. Il vettore riutilizzabile è partito da una base privata dell’azienda in Texas e ha trasportato alla quota di oltre 100 km, quindi a tutti gli effetti nello spazio, i suoi quattro passeggeri: Jeff Bezos (fondatore di Blue Origin e di Amazon e attualmente uomo più ricco del mondo), Mark Bezos (fratello di Jeff), Oliver Daemen (18 anni) e Wally Funk (82 anni).
Daemen è diventata la persona più giovane della storia ad andare nello spazio, grazie al biglietto pagato dalla famiglia: il
record precedente spettava al russo Gherman Titov, che nel 1961 fece un volo
spaziale (ma orbitale) all’età di 25 anni. Daemen è anche il primo passeggero pagante di Blue Origin: il volo degli altri passeggeri è stato offerto da Bezos o dall’azienda.
Wally Funk è diventata invece la persona più anziana a superare i 100 km di quota, battendo il primato detenuto da John Glenn, che nel 1998 fece un volo orbitale a bordo dello Shuttle all’età di 77 anni. Funk, pilota d’aereo professionista, è una delle Mercury Thirteen, le donne che negli anni Sessanta furono sottoposte, senza l’avallo ufficiale della NASA, agli stessi test fisici e attitudinali previsti per gli astronauti statunitensi e li superarono, dimostrandosi in alcuni casi candidate migliori degli uomini. Si offrirono come potenziali astronaute, ma la politica americana dell’epoca vietò loro di partecipare a missioni spaziali. I russi, invece, fecero volare nello spazio una donna, Valentina Tereshkova, già nel 1963.
Se volete saperne di più su Wally Funk, consiglio questo video:
Va notato che questo volo commerciale è, appunto, suborbitale e quindi non ha raggiunto le altissime velocità necessarie per restare in orbita come nei voli spaziali normali (per esempio quelli degli astronauti professionisti che raggiungono la Stazione Spaziale Internazionale), ed è durato poco più di dieci minuti, di cui circa quattro trascorsi in assenza di peso. È arrivato a poco più di 100 km di quota e 3500 km/h, mentre la Stazione Spaziale Internazionale sta a 400 km e vola a 28.000 km/h. Inoltre gli occupanti della capsula (battezzata RSS First Step, dove RSS sta per Reusable Space Ship) sono stati puri passeggeri, privi di qualunque possibilità di pilotaggio, e tutto questo ha ridotto enormemente i requisiti fisici e di addestramento.
Non si tratta insomma di un volo particolarmente innovativo in termini tecnologici, dato che ricalca in piccolo i voli suborbitali già fatti negli anni Sessanta (per esempio da Alan Shepard), ma è una tappa significativa nella commercializzazione del volo spaziale.
I parametri ufficiali del volo sono i seguenti: la capsula con i passeggeri ha raggiunto la quota massima di 107 km sul livello medio del mare; il vettore è arrivato a 106 km; il volo è durato in tutto 10 minuti e 10 secondi; la velocità massima di salita è stata di 3.595 km/h.
Questo volo è il primo ad avere quattro persone a bordo che vanno nello spazio per la prima volta.
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